mercoledì 3 giugno 2009

Il Sindaco di Marsala Renzo Carini non si sospende dal PDL

Le conseguenze dello strappo politico operato da Raffaele Lombardo con l’assistenza di Gianfranco Miccichè e, si mormora, di un certo dell’Utri che si dice sia in rotta di collisione con Berlusconi, stanno diventando più importanti di quanto non si poteva prevedere.
Il gioco di Lombardo in chiave autonomista con un occhio allo sbarramento e la mossa di Miccichè che ha sempre nella mente un PDL siciliano autonomo dal PDL nazionale, infatti, sta dando infatti molti risultati ai due.
In quasi tutta la Sicilia fioccano le autosospensioni di quanti non accettano le decisioni della segreteria nazionale del PDL. E questo probabilmente è il motivo per cui da Roma sono “partite” bordate contro Lombardo e lo Statuto.
Lombardo sta raccogliendo, anche se con “attenzione” , con distinguo e con qualche eccezione, la simpatia della galassia sicilianista, mentre Miccichè sta scoprendo di essere molto popolare e questo sarebbe dimostrato dai tanti politici ed amministratori locali del PDL che si sono autosospesi a seguito della decisione della segreteria nazionale di sospendere i tre neo assessori regionali del PDL confermati da Lombardo.
A Trapani, Giulia Adamo che ha reso possibile l’elezione di Renzo Carini a Sindaco di Marsala, da sempre è stata a fianco di Miccichè e, con Toni Scilla, ha ufficializzato la sua uscita dal PDL subito dopo le elezioni.
E Renzo Carini? Sembra starebbe giocando la sua partita doppia, locale e nazionale, ma la sua scelta di rimanere fedele all’amico Alfano potrebbe causargli problemi locali molto più di quelli che dalla sua elezione lo attanagliano.
La sua scelta però sembra obbligata dopo la delusione europea dovuta al fatto che all’ultimo momento le preferenze alle elezioni europee sono rimaste e quindi sarebbe saltata la sua nomina promessagli da Angelino Alfano. Rimane l’ipotesi di una possibile “nomina” alle prossime nazionali e quindi, giocoforza deve attendere e rimanere in quota Alfano/Schifani/Castiglione.
Con questa scelta Carini lascia aperta la possibilità di candidarsi al Parlamento siciliano in caso di elezioni anticipare.
Ma qui il risultato, anche se in buona con Alfano, è tutt’altro che scontato perché dovrà guadagnarsi i voti necessari e le elezioni politiche sono solo fra quattro anni.
Fonte: Osservatorio Sicilia

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