sabato 6 giugno 2009

Sondaggio - Elezioni europee 2009 - Tutte le news

Rischia la debacle il partito conservatore al governo in Irlanda, il paese del no al Trattato di Lisbona nel referendum del giugno 2008, dove ieri si è votato per l’Europaralmento, ma anche per le amministrazioni locali e per le suppletive in due seggi del parlamento nazionale. Il Fianna Fail, che ha dominato la scena politica dell’ Irlanda repubblicana dagli anni Trenta e che esprime anche l’attuale premier, Brian Cowen, per la prima volta dalla sua fondazione nel 1926 potrebbe scendere sotto il 30%, addirittura crollare al 20% circa, a vantaggio dei due maggiori partiti d’opposizione di centrosinistra, il Fine Gael e il Labour, che potrebbero superarlo entrambi, relegandolo a un’umiliante terzo posto. A penalizzare il Fianna Fail (che alle ultime europee prese il 30,9% e a quelle precedenti del 1999 il 38,6%) sono soprattutto la crisi, che ha devastato l’economia dell’isola dopo anni di crescita galoppante, e l’impopolare politica di austerità imposta dal governo, che la maggioranza, stando ai sondaggi, ritiene inadeguato. Le opposizione hanno fatto dell’esito del voto un referendum pro o contro il governo e il Fianna Fail, e gridano già alle elezioni anticipate se verranno confermate le previsioni. Ma si tratta anche di un test “europeista” per il Paese che appena un anno fa respinse con il referendum la ratifica del Trattato di Lisbona, benchè il sì alla ratifica fosse appoggiato dai tre principali partiti (Fianna Fail, Labour e Fine Gael), mentre il no era cavalcato dai partiti minori di sinistra (fra cui lo Sinn Fein, presente anche in Ulster, che nella Repubblica ha l’8%) e di destra o popolisti (fra cui l’euroscettico Libertas). In autunno si ripeterà il referendum, ma intanto fra i maggiori fautori del no, il milionario Declan Canley, che si è presentato candidato per Strasburgo nella circoscrizione del nord-ovest, rischia di non farcela.
Si intravede una vera e propria batosta elettorale alle Europee per il primo ministro irlandese Brian Cowen. Secondo i primi exit poll il partito di opposizione Fine Gael, ha guadagnato il 34% conquistando uno dei due seggi parlamentari a disposizione nelle elezioni suppletive. Il partito conservatore del premier Fianna Fail invece ha ricevuto solo il 24% del sostegno, otto punti sotto la performance del 2004. In Irlanda si vota anche per le amministrative: il candidato di Fine Gael, George Lee, ha vinto il ballottaggio nel distretto sud di Berlino facendo conquistare al partito di opposizione 52 seggi parlamentari su 166. Anche nel distretto di Dublino centrale Fianna Fail, con il fratello dell'ex ministro Maurice Ahern, ha guadagnato solo il 12% dei voti e si intravede la vittoria del candidato di opposizione Maureen O'Sullivan.

Gran Bretagna e Olanda hanno aperto la tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, che restera' in carica. Piu' di 375 milioni di cittadini sono chiamati alle urne in ognuno del 27 Stati membri. Ieri si e' votato in Irlanda e Repubblica Ceca (dove i seggi sono aperti anche domani) mentre oggi e' il turno di Slovacchia, Lettonia, Malta e Cipro. In Italia si votera' sabato e domenica, mentre negli altri 18 Paesi solo domenica. I risultati di ciascun Paese saranno resi noti dopo le 22 di domenica 7 giugno. Il nuovo Parlamento avra' 736 deputati (il trattato di Nizza li ha ridotti rispetto ai 785 attuali), 72 dei quali saranno italiani. Se il trattato di Lisbona dovesse entrare in vigore entro la fine del 2009, il numero dei depuitati salirebbe a 754. Mancano pero' ancora la ratifica dell'Irlanda e le firme dei presidenti Repubblica e Polonia. I seggi supplementari saranno assegnati in questo modo: 4 alla Spagna, 2 a Francia, Austria e Svezia, 1 a Italia, Gran Bretagna, Polonia, Olanda, Lettonia, Slovenia e Malta. La Germania perderebbe 3 deputati con il nuovo Trattato, sara' autorizzata a mantenere i suoi 99 seggi fino al voto del 2014. Il presidente dell'Europarlamento sara' eletto durante la sessione inaugurale, in programma dal 14 al 16 luglio.

Sono 60.662, di cui 29.197 uomini e 31.465 donne, gli elettori del Comune dell'Aquila che oggi e domani votano per le elezioni europee, dopo il rinvio delle provinciali e delle amministrative deciso a causa del terremoto del 6 aprile. I seggi nel comune dell'Aquila sono 81: sono stati allestiti anche in alcune tendopoli. In alcuni casi le tende sono state montate in spazi vicini agli edifici non pericolanti, ma non agibili, gia' sedi di seggio. Le operazioni di voto si svolgono tutte all'Aquila per decisione del prefetto Franco Gabrielli. Bus navetta sono messi a disposizione dall'Arpa da oggi e fino a domani, per consentire il voto alle migliaia di persone che sono sfollate sulla costa adriatica. Altre navette sono state organizzate dall'Esercito. Secondo una stima, sono circa diecimila gli aventi diritto negli altri 48 comuni che fanno parte della mappa del terremoto. Una prima proiezione dell'affluenza al voto, che in queste primissime ore, risulta bassa, e' prevista per le 22:30 di oggi, mezz'ora dopo la chiusura dei seggi.

Maglie (Lecce), - Clamoroso errore, nella sezione 3 di Maglie, di un giovane presidente di seggio. Per quasi tre ore dopo l'apertura delle operazioni di voto, inventandosi un limite di eta' che non esiste, non ha consegnato a chi non aveva compiuto 21 anni, le schede per le Europee. Accortosi dell'errore, ha chiesto aiuto al Comune, affinche' chi non e' stato fatto votare venga rintracciato ed invitato a ritornare a farlo anche per le Europee. Come e' noto, in Italia, l'unico limite che esiste e' per l'elezione dei senatori. Che devono aver compiuto 25 anni. A Maglie vota anche il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto.

Nessun commento:

Posta un commento