sabato 27 giugno 2009

REGONE SICILIA - LOMBARDO PRESENTA LA NUOVA GIUNTA

Raffaele Lombardo completa la sua giunta, quasi ventiquattr'ore dopo l'incontro con Berlusconi. E aggiunge alla sua squadra tre assessori indicati dal Popolo della libertà: sono Nino Strano, l'ex senatore voluto direttamente da Fini, il deputato messinese Nino Beninati, vicino al Guardasigilli Angelino Alfano, e il vicesindaco di Palermo Mario Milone. Nome, quest'ultimo, venuto fuori all'ultimo momento, dopo il "no" di Lombardo a una nomina gradita dal presidente del Senato Renato Schifani, quella dell'ex assessore Francesco Scoma. I nove assessori che erano stati nominati in autonomia da Lombardo, dopo lo strappo nel centrodestra, sono stati confermati.Il Pdl fino a due giorni fa chiedeva di revocarli. Rimangono in giunta i magistrati Massimo Russo e Caterina Chinnici, figlia del giudice ucciso dalla mafia, l’esponente di Confindustria Marco Venturi, l’avvocato Gaetano Armao, i due deputati dell’Mpa Giuseppe Sorbello e Roberto Di Mauro e i "ribelli" del Pdl Giambattista Bufardeci, Michele Cimino e Luigi Gentile, che erano stati sospesi dal partito. Rimane fuori dalla giunta siciliano l'Udc dell'ex governatore Salvatore Cuffaro, che in mattinata aveva espresso tutto il suo dissenso: "Ci sfiliamo dal palio delle meschinità e delle miserie. Lombardo ha tradito l'alleanza voluta dagli elettori", dice il segretario regionale Saverio Romano. Lombardo ricuce con il Pdl ma afferma che andrà comunque avanti nel progetto del "partito del Sud" di cui ha parlato negli ultimi giorni con Bassolino e Loiero. Al termine della riunione con Berlusconi, il governatore aveva affermato di aver ottenuto il ritiro del disegno di legge costituzionale, presentato dal Pdl, che introduce la "sfiduca costruttiva" nei confronti del presidente della Regione siciliana, e rassicurazioni sui fondi Fas, ovvero i 4 miliardi di euro che la Sicilia da sei mesi attende dal governo nazionale. Fonte: il Velino

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