giovedì 25 giugno 2009

La Direzione Generale Imprese e Industria

La DG Imprese e Industria
La direzione generale Imprese e industria mira ad far sì che le politiche dell’UE contribuiscano alla competitività delle imprese europee e favoriscano la creazione di posti di lavoro e una crescita economica sostenibile. Essa ha il compito di garantire il corretto funzionamento del mercato unico delle merci ed è uno dei principali responsabili della messa in atto della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione.
La DG fa sì che le politiche comunitarie in generale contribuiscano a migliorare la competitività delle imprese europee. La DG si occupa di ogni genere di imprese, a prescindere da struttura giuridica e dimensioni, ma si dedica in particolare alle esigenze dell e piccole e medie imprese (PMI). Con oltre 1 000 persone, distribuite tra le diverse unità del suo organigramma, la DG gestisce un bilancio che ammonta a circa 500 milioni di euro. Il fondamento dell’attività della direzione generale si trova nelle disposizioni del trattato CE, e in particolare negli articoli seguenti:
28, 29, 30 per quanto riguarda la libera circolazione delle merci,
95 per quanto riguarda il mercato interno,
152 per quanto riguarda la sanità pubblica,
157 per quanto riguarda la competitività,
211, 226 e 228, paragrafo 2 per quanto riguarda le competenze della Commissione,
il titolo XVIII per quanto riguarda l’innovazione e la ricerca.
La DG Imprese e Industria lavora a stretto contatto con le altre DG della Commissione al fine di sostenere l'economia europea in questo periodo di crisi. Nell'ambito del Programma di ricostruzione europea e della strategia di Lisbona, la DG Imprese e Industria metterà in atto misure microeconomiche. Al contempo, la DG I mprese e Industria continuerà le iniziative a sostegno del contesto in cui operano le imprese
Per l'adempimento dei propri compiti, la DG Imprese e Industria ricorre a vari sistemi. Ha sviluppato competenze nell'analisi economica; gestisce i regolamenti nei settori commerciali per i quali è responsabile; dispone di un bilancio per sostenere azioni specifiche (il Programma per la competitività e l'innovazione (PCI) è uno degli strumenti del bilancio tesi a favorire la competitività delle imprese europee); promuove la strategia per la crescita e l'occupazione tramite il Programma comunitario di Lisbona e collaborando con i paesi membri per promuovere i singoli programmi nazionali di Lisbona.
Le sue priorità e i suoi obiettivi sono riportati nel piano di gestione annuale.
Per maggiori informazioni sulla strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione
La Direzione generale per le Imprese e l'Industria della Commissione europea occupa un migliaio di persone e ha a disposizione una dotazione di bilancio di circa 450 milioni di euro (v. anche: Organigramma
La DG Imprese e industria presta particolare attenzione alle necessità dell'industria manifatturiera e a quelle delle piccole e medie imprese; gestisce programmi per promuovere l’imprenditorialità e l’innovazione e si assicura che la legislazione comunitaria tenga nel debito conto le esigenze delle imprese.
Promuovere la strategia europea per la crescita e l'occupazione, contribuire alla competitività dell’industria europea e alla sua sostenibilità, stimolare l’innovazione sono alcuni dei principali obiettivi della DG Imprese e industria.
Una relazione annuale sull'attività illustra le attività svolte dalla DG ogni anno sulla base del suo programma di lavoro. Con tale relazione, il direttore generale rende conto della sua attività di ordinatore delle spese e illustra come ha speso i fondi di cui era responsabile. Vengono inoltre regolarmente compiute valutazioni per verificare l’efficacia dei progetti.
La DG segue l’applicazione del vasto corpus legislativo (oltre 500 direttive e 200 regolamenti) che disciplina il mercato unico delle merci. Essa ha messo a punto uno strumento d’informazione che raccoglie, per settore, tutta la legislazione di sua competenza. Questo strumento, il cosiddetto Libro rosa, viene aggiornato annualmente per tener conto degli ultimi sviluppi legislativi. L'edizione più recente comprende il periodo fino al 31 dicembre 2008
Tutti i bandi di gara della DG Imprese e Industria sono pubblicati nella pagina web dei bandi di gara.
Gli inviti a partecipare ai bandi sono pubblicati anche nel TED (Tenders Electronic Daily), la versione online del "Supplemento S alla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee" (disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'UE).Per maggiori informazioni sugli appalti pubblici, compresi i link agli appalti pubblici negli Stati membri, consigliamo di visitare il sito web di Europa Appalti pubblici.
L'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) organizza bandi di gara aperti (per posti di lavoro permanenti) e procedure di selezione (per contratti a tempo determinato) per impieghi in tutte le istituzioni europee, in partico la re la Commissione europea. I bandi dei concorsi sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale e annunciati nel sito web dell'EPSO.
Inoltre, la Commissione europea organizza due volte all'anno un periodo di tirocinio ('stage') della durata di cinque mesi. Maggiori particola ri sono disponibili nel sito web Tirocini
La pagina web pubblicazioni dà accesso a tutte le pubblicazioni della DG Imprese e Industria.
La pagina "Info sulle pubblicazioni” riporta un elenco di pubblicazioni ordinate per tematica o serie, nonché informazioni sulle modalità di acquisto, ordinazione o abbonamento delle pubblicazioni
La richiesta di informazioni e documentazione può essere inoltrata anche con l'apposito modulo online. Oggi le imprese, per raggiungere e mantenere una posizione di vantaggio, sono attese al varco da numerose sfide. Avviare e gestire un'impresa è complesso. La politica comunitaria per le imprese è stata predisposta per aiutare gli imprenditori, nuovi e affermati, ad acquisire e perfezionare il proprio vantaggio competitivo. Questa politica, attraverso la promozione dell'innovazione, della ricerca e dello sviluppo tecnologico e la semplificazione della regolamentazione, mira a realizzare un ambiente favorevole alle imprese e all'industria. Ciò, a sua volta, contribuisce a un sano ambiente economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro. La politica tiene in debito conto anche i principi dello sviluppo sostenibile e le sfide dei cambiamenti climatici, e accorda un'attenzione speciale a settori come il turismo e le PMI. Da quando la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione è stata rilanciata nel 2005, la politica dell'UE per le imprese e l'industria è diventata una delle massime priorità dell'Europa
La DG Imprese e industria non concede direttamente il sostegno finanziario. Ha tuttavia elaborato un meccanismo di sostegno indiretto attraverso il Programma per la competitività e l'innovazione. Le imprese possono altresì fruire di altri contributi comunitari e dei programmi messi a punto da altre DG.
Gli strumenti finanziari del Programma per la competitività e l'innovazione (PCI) aiutano le PMI a ottenere finanziamenti in forma di crediti e di capitale proprio. Con una dotazione di bilancio superiore al miliardo di euro, gli strumenti finanziari del PCI dovrebbero mobilitare circa 30 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le piccole imprese. La loro gestione ricade essenzialmente sul Fondo europeo per gli investimenti (FEI). Il PCI comprende tre specifici sottoprogrammi incentrati su innovazione, energie rinnovabili, tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Numerosi strumenti consentono alle PMI di superare le difficoltà quotidiane, dal finanziamento all'espansione dell'attività: una risorsa on line per il finanziamento delle PMI, una guida pratica dei finanziamenti dell'UE per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione, un accesso a servizi di consulenza a livello europeo e nazionale per le imprese che desiderano estendere la loro attività ad altri paesi dell'UE.
Le politiche della DG Imprese e Industria sono volte a:
· promuovere la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione;
· rafforzare la competitività
sostenibile dell'industria comunitaria;
· incrementare l'innovazione;
· favorire la crescita di piccole e medie imprese (PMI) e migliorare il contesto in cui operano le imprese riducendo gli oneri amministrativi e aumentando le loro possibilità di accesso ai finanziamenti;

· garantire alle imprese l'accesso a tutti i mercati dell'UE abolendo i residui ostacoli nazionali - è qui che interviene il mercato unico. La DG Imprese e Industria gestisce il mercato unico dei beni mentre la DG Mercato interno e servizi gestisce il mercato unico dei servizi;
· rafforzare il settore spaziale e migliorare la tecnologia della sicurezza;
· incrementare la sostenibilità;
· aiutare le imprese dell'UE a trovare una propria posizione e a espandersi nel mercato globale;
Le piccole e medie imprese (PMI) sono la principale fonte di nuovi posti di lavoro in Europa. In applicazione del principio "Pensare anzitutto in piccolo", la Commissione europea ha sviluppato una serie di politiche per assistere le piccole imprese in Europa. Tali politiche sono volte a creare le condizioni ideali per far avviare e prosperare le aziende. Adottato nel giugno 2008, lo "Small Business Act" per l'Europa rispecchia la volontà politica della Commissione di riconoscere il ruolo centrale delle PMI nell'economia dell'UE e, per la prima volta, mette in pratica un quadro politico completo per la piccola impresa, sul piano UE e degli Stati membri
L'UE intende sviluppare una cultura imprenditoriale nella quale le piccole imprese non abbiano timore di trasformare in azione le proprie idee. I primi due anni di attività sono certamente una sfida, ma anche superare il primo quinquennio - denominato la "valle della morte" - è difficile. L'UE cerca di agevolare il percorso creando un contesto più favorevole alle imprese.
Ai sensi dell'articolo 157 del trattato che istituisce la Comunità europea, l'Unione europea (UE) si è imposta l'obiettivo di assicurare le condizioni necessarie alla competitività.
Le attività della DG si basano altresì sugli articoli 28, 29 e 30 (libera circolazione delle merci), 95 (mercato interno), 152 (sanità pubblica), 211 , 226 e 228(2) (competenza della Commissione) e sul Titolo XVIII (innovazione e ricerca) del trattato

Nessun commento:

Posta un commento