venerdì 12 giugno 2009

TAR CONDANNA REGIONE PERCHE' RIFUTA IL DIRITTO DI ACCESSO

La trasparenza amministrativa si sa è un “opzional” in Sicilia e l’abuso che certi uffici ne fanno lascia sempre aperte le porte ad ipotesi di “combine” o aggiustamenti di certe pratiche.
Non sarà così il caso dell’assessorato al Lavoro condannato dal TAR Sicilia che ha accolto un ricorso presentato da un docente agrigentino che vistosi rifiutare l’accesso agli atti relativi alla riqualificazione professionale con contributi europei, non ci ha pensato due volte a rivolgersi alla giustizia amministrativa.
Adesso non solo l’assessorato è stato condannato ma gli è stato ordinato di “procedere” all’apertura degli scrigni e permettere al docente in questione di visionare tutti gli atti richiesti.
Questa fatto dimostra ancora una volta quanto “rispetto” per la trasparenza e rispetto delle norme e dei cittadini “vige” in taluni settori della vita pubblica siciliana, dove alla casta politica sembra si sia aggiunta una nuova e più potente casta: i dirigenti e funzionari regionali, provinciali e comunali.
D’altra parte con un’assemblea regionale che si è chiusa a doppia mandata entro le mura di Palazzo Reale celando al “popolo sovrano” la rendicontazione delle spese della politica, come si può stigmatizzare un assessorato che “rifiuta” arbitrariamente di far visionare gli atti amministrativi ad un cittadino.
Fonte: Osservatorio Sicilia

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