lunedì 25 marzo 2024

Intelligenza Emotiva


La motivazione rappresenta il motore che spinge il comportamento di un individuo, mentre l'auto-motivazione è la capacità di perseguire un cambiamento positivo nella propria vita senza cedere. È quella determinazione che consente di mantenere la fiducia in sé stessi e di progredire nonostante le sfide incontrate lungo il cammino.

Le motivazioni che guidano una persona verso il raggiungimento di un obiettivo possono essere suddivise in due categorie: intrinseche ed estrinseche. La motivazione intrinseca è determinata da fattori interni, come la ricerca di uno scopo personale e la gratificazione che deriva dall'impegno verso determinati obiettivi. D'altra parte, la motivazione estrinseca è alimentata da stimoli esterni, come la ricerca di ricompense materiali quali denaro, prestigio o riconoscimento sociale.

La motivazione non è qualcosa di intrinseco, ma piuttosto una questione di decisione. Indipendentemente dal tuo stato d'animo o dalle circostanze esterne, la chiave è scegliere di agire costantemente. Scoprirai che, se veramente ti impegni, troverai sempre dentro di te la forza necessaria per raggiungere i tuoi obiettivi.

Il concetto di "Intelligenza Emotiva" emerso negli anni '90 si riferisce alla capacità di utilizzare le emozioni in modo intelligente: riconoscerle, comprenderle e gestirle per affrontare le sfide della vita in modo efficace.

I pionieri nell'analisi dell'Intelligenza Emotiva sono stati Salovey e Mayer (1990), che la definirono come "la capacità di percepire e esprimere le nostre emozioni, facilitando e guidando il pensiero, consentendoci di regolare le emozioni stesse per favorire lo sviluppo e la crescita intellettuale ed emotiva".

Nel 1995, Daniel Goleman pubblicò il libro "Intelligenza Emotiva", dove delineò questa forma peculiare di intelligenza come un insieme di competenze essenziali per navigare la vita con successo: autocontrollo, entusiasmo, perseveranza e capacità di auto-motivazione.

Le persone più intelligenti, nel senso convenzionale del termine, non sempre risultano essere le più collaborative o quelle con cui è più facile instaurare legami d'amicizia. Questo solleva domande su perché alcuni bambini dotati, se provenienti da famiglie divise, possano incontrare difficoltà nella loro formazione scolastica. Inoltre, ci si chiede come mai un dirigente eccellente possa rivelarsi un istruttore inefficace. Secondo Goleman, la risposta risiede nel fatto che l'intelligenza da sola non è sufficiente. Il nostro comportamento e la nostra personalità sono plasmati da una combinazione di fattori in cui il quoziente intellettivo si fonde con virtù quali l'autocontrollo, la perseveranza, l'empatia e l'attenzione verso gli altri: in breve, ci troviamo di fronte all'intelligenza emotiva. Questa amalgama di qualità non solo determina il nostro successo personale e professionale, ma influenza anche la nostra capacità di relazionarci con gli altri e di affrontare le sfide della vita in modo efficace e gratificante.

Goleman introdusse il concetto di autoconsapevolezza, che riguarda la comprensione dei propri processi mentali ed emotivi, la capacità di riconoscerli e denominarli. Questa consapevolezza costituisce il fondamento dell'intelligenza emotiva come: “capacità di motivare sé stessi, persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo, evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare, di essere empatici e di sperare.

Prima di immergerci nei suoi principi, è importante gettare uno sguardo ravvicinato su Daniel Goleman e sul suo impatto nel mondo della crescita personale. Goleman è uno psicologo, giornalista e autore statunitense, universalmente conosciuto per il suo libro di successo "Intelligenza emotiva", pubblicato nel 1995. Attraverso questo lavoro, ha catalizzato l'attenzione del pubblico sull'importanza dell'intelligenza emotiva, dimostrando come le competenze emotive siano fondamentali per il successo personale.

Oltre a "Intelligenza emotiva", Goleman ha prodotto numerosi altri bestseller, tra cui "Lavorare con intelligenza emotiva" e "Social Intelligence". Il suo lavoro e le sue ricerche hanno contribuito in modo significativo alla nostra comprensione delle emozioni umane, dell'empatia, della gestione delle relazioni e della leadership.

Daniel Goleman ci ha fornito dieci insegnamenti chiave per raggiungere il successo e la realizzazione personale.

Insegnamento 1: Consapevolezza di Sé

Per realizzare appieno il proprio potenziale, è essenziale comprendere se stessi a fondo. Questo principio di Daniel Goleman sottolinea l'importanza dell'autocoscienza, che implica riconoscere le nostre emozioni, punti di forza e aree di miglioramento. Essere consapevoli delle nostre emozioni ci dà la capacità di prendere decisioni più informate e di gestire efficacemente le nostre interazioni con gli altri. Goleman suggerisce di dedicare tempo alla riflessione personale, di tenere traccia delle nostre emozioni attraverso un diario, e di cercare feedback sinceri dagli altri per sviluppare questa consapevolezza di sé.

Insegnamento 2: Gestione Personale

Una volta acquisita la consapevolezza di sé, diventa cruciale imparare a gestire le nostre emozioni. La gestione personale, secondo Goleman, implica la capacità di controllare le nostre reazioni emotive, affrontare lo stress e adattarci ai cambiamenti. Per sviluppare questa competenza, Goleman consiglia di praticare tecniche di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda per affrontare lo stress. È altresì importante imparare a identificare e sostituire i pensieri negativi con quelli positivi. La gestione personale richiede un impegno costante e una consapevolezza continua delle nostre emozioni.

Insegnamento 3: Empatia verso gli Altri

Comprendere le emozioni degli altri è un pilastro fondamentale dell'intelligenza emotiva. Goleman enfatizza l'importanza di sviluppare empatia verso gli altri, essere capaci di mettersi nei loro panni e gestire le relazioni interpersonali con sensibilità. Per coltivare questa consapevolezza verso gli altri, è necessario dedicare tempo all'ascolto attivo, osservare senza giudicare e praticare l'empatia. Queste abilità favoriscono la costruzione di relazioni solide e significative con gli altri.

Insegnamento 4: Gestione delle Relazioni

La capacità di gestire efficacemente le relazioni è un altro elemento cruciale dell'intelligenza emotiva. Goleman afferma che la comunicazione chiara ed efficace, la risoluzione costruttiva dei conflitti e la creazione di un ambiente collaborativo sono fondamentali per il successo personale e professionale. Per sviluppare questa capacità, è consigliabile praticare l'ascolto attivo, sviluppare competenze di negoziazione e lavorare sulla fiducia e sulla reciprocità nelle relazioni.

Insegnamento 5: Sensibilità Empatica

Essere empatici, cioè comprendere e condividere le emozioni degli altri, è un tratto distintivo dell'intelligenza emotiva secondo Goleman. Questa competenza consente di stabilire connessioni significative con gli altri e dimostrare un autentico interesse per le loro esperienze e bisogni. Per sviluppare la sensibilità empatica, è consigliabile prendere in considerazione il punto di vista degli altri, essere presenti nel momento presente e impegnarsi in attività che coltivano l'empatia, come il volontariato.

Insegnamento 6: Motivazione Intrinseca

La motivazione personale è fondamentale per perseguire i propri obiettivi e ottenere successo. Goleman sostiene che la capacità di auto-motivarsi è cruciale per superare le difficoltà e mantenere la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi. Essere auto-motivati significa avere una chiara visione dei propri obiettivi, superare gli ostacoli e mantenere un atteggiamento ottimista. Per sviluppare questa capacità, è consigliabile stabilire obiettivi chiari, trovare uno scopo significativo nelle proprie azioni e coltivare l'ottimismo.

Insegnamento 7: Autocontrollo Emotivo

Essere capaci di regolare le proprie emozioni è essenziale per raggiungere il successo. Goleman sottolinea l'importanza di gestire le nostre emozioni, impulsività e comportamenti in modo appropriato. Questo implica mantenere la calma sotto pressione, prendere decisioni ponderate e adattarsi ai cambiamenti. Per sviluppare questa abilità, è consigliabile praticare tecniche di gestione dello stress, come la respirazione profonda, l'esercizio fisico regolare e la riflessione.

Insegnamento 8: Focalizzazione sui Risultati

Concentrarsi sull'obiettivo finale è una caratteristica comune tra le persone di successo. Goleman enfatizza l'importanza di avere una chiara visione degli obiettivi e concentrarsi sulle azioni necessarie per raggiungerli. Questo implica anche stabilire obiettivi realistici, pianificare le azioni necessarie e monitorare i progressi. Per sviluppare questa capacità, è consigliabile definire obiettivi chiari, suddividerli in passi più piccoli e stabilire scadenze realistiche.

Insegnamento 9: Resilienza Emotiva

Affrontare le avversità con forza è fondamentale per superare le sfide della vita. Goleman sottolinea l'importanza di sviluppare una mentalità resiliente per imparare dalle esperienze negative e superare gli ostacoli. Questo richiede la capacità di gestire lo stress, adattarsi ai cambiamenti e trovare modi costruttivi per affrontare le difficoltà. Per sviluppare questa resilienza, è consigliabile coltivare un atteggiamento positivo, cercare il sostegno delle persone care e imparare dagli errori passati.

Insegnamento 10: Leadership empatica

Il decimo principio proposto da Goleman riguarda il ruolo della leadership empatica. Secondo Daniel Goleman, i leader empatici dimostrano una capacità unica di comprendere le necessità degli altri, di motivarli e di costruire relazioni solide. Questa competenza è cruciale per promuovere un clima lavorativo positivo e per guidare le persone verso il successo. Goleman suggerisce che per sviluppare questa forma di leadership, sia necessario praticare l'ascolto attivo, mostrare empatia e coinvolgere attivamente i membri del team.

In chiusura, i dieci insegnamenti di Daniel Goleman costituiscono un prezioso manuale per raggiungere il successo e la realizzazione personale. Attraverso la consapevolezza di sé, la gestione emotiva e l'empatia verso gli altri, siamo in grado di coltivare relazioni significative e affrontare le sfide con resilienza. La motivazione intrinseca e la focalizzazione sugli obiettivi ci guidano lungo il cammino verso il successo, mentre la leadership empatica ci insegna a guidare gli altri con comprensione e collaborazione. In sintesi, integrare questi insegnamenti nella nostra vita quotidiana ci aiuta a crescere come individui e a realizzare il nostro pieno potenziale, portando con noi un bagaglio di saggezza che ci accompagnerà nel raggiungimento dei nostri obiettivi e nel perseguimento di una vita appagante e significativa. Grazie a Daniel Goleman, abbiamo ora gli strumenti per navigare con successo le acque della vita, superando le tempeste e raggiungendo le nostre mete più ambiziose.

domenica 24 marzo 2024

Le Cinque leve per sollevare il mondo

 

Le Cinque leve per sollevare il mondo



Le cinque leggi interessanti che influenzano la nostra vita quotidiana in modi sorprendenti. Le leggi seguenti sono considerate non solo principi teorici, ma anche strumenti pratici per comprendere e affrontare le sfide che incontriamo lungo il nostro cammino. Ognuna di esse offre una prospettiva unica su come interpretare il mondo e come agire di conseguenza. Attraverso queste 5 leggi, spero di offrire non solo spunti di riflessione, ma anche preziose lezioni che potremo applicare nella nostra vita quotidiana.
Attraverso queste leggi, spero di offrire una panoramica stimolante su come comprendere e navigare il mondo che ci circonda.
1. LA LEGGE DI MURPHY
Più si teme che qualcosa accada, più è probabile che si verifichi.
La legge di Murphy è una massima ben nota che riflette ironicamente la nostra propensione a immaginare il peggio in situazioni impreviste. Essenzialmente, essa afferma che se qualcosa può andare male, lo farà. Questo principio può sembrare fatalistico, ma in realtà è spesso utilizzato in modo umoristico per scherzare sulle difficoltà della vita quotidiana. Ad esempio, se stai cercando le chiavi di casa e dici "Se sono da qualche parte, sono nel posto più difficile da trovare", stai effettivamente applicando la legge di Murphy. Inoltre, questa legge ci ricorda l'importanza di pianificare e prepararci per gli imprevisti, anche se ciò può essere una sfida in un mondo così imprevedibile. In definitiva, la legge di Murphy ci incoraggia a mantenere un senso dell'umorismo di fronte alle avversità e a cercare di trovare soluzioni creative anche quando le cose sembrano andare storte.

2. LA LEGGE DI KIDLIN
Se scrivi un problema in modo chiaro e specifico, hai già risolto metà del problema.
La legge di Kidlin sottolinea l'importanza della chiarezza e della specificità nella definizione dei problemi. Secondo questa legge, se si è in grado di esporre un problema in modo chiaro e preciso, si è già sulla buona strada per risolverlo. Questo principio mette in evidenza il fatto che una comprensione chiara del problema è essenziale per trovare soluzioni efficaci e mirate. Spesso, quando un problema viene esposto in modo vago o ambiguo, diventa più difficile individuare le giuste azioni da intraprendere per risolverlo. Pertanto, la legge di Kidlin ci incoraggia a investire tempo e sforzi nella definizione accurata dei problemi, poiché questo rappresenta un passo fondamentale verso la loro risoluzione. In pratica, questa legge ci invita a essere precisi e dettagliati nell'affrontare le sfide che incontriamo, in modo da poter affrontare efficacemente le difficoltà e superare gli ostacoli lungo il percorso.

3. LA LEGGE DI GILBERT

Quando ti assumi un compito, la responsabilità di trovare il modo migliore per raggiungere il risultato desiderato è sempre tua.

La legge di Gilbert enfatizza la responsabilità individuale nell'affrontare i compiti o le sfide. Questo principio sostiene che quando ci si impegna in un compito o un progetto, è compito personale trovare il modo migliore per raggiungere l'obiettivo desiderato. In altre parole, quando si accetta un compito, si assume anche la responsabilità di trovare soluzioni e di agire in modo proattivo per raggiungere il risultato desiderato. Questo principio promuove l'assunzione di responsabilità e l'autonomia nel perseguire i propri obiettivi, anziché contare esclusivamente su altre persone per risolvere i problemi al posto nostro. Inoltre, la legge di Gilbert ci ricorda l'importanza di essere proattivi e di adottare un approccio attivo nella gestione delle sfide che incontriamo nella vita personale e professionale.

4. LA LEGGE DI FALKLAND
Se non devi prendere una decisione su qualcosa, allora non decidere.
La legge di Falkland sottolinea la saggezza nell'evitare di prendere decisioni su questioni non rilevanti o non urgenti. Questo principio ci invita a considerare attentamente se è veramente necessario prendere una decisione su un determinato argomento o se possiamo evitare di farlo. In molte situazioni, soprattutto quando si tratta di questioni minori o di poco rilievo, prendere una decisione potrebbe non essere essenziale e potrebbe persino essere controproducente.
Questa legge ci incoraggia a concentrare le nostre energie e risorse cognitive su decisioni che sono veramente importanti e significative. Evitare di prendere decisioni su questioni superflue ci permette di risparmiare tempo ed energia, consentendoci di concentrarci su ciò che veramente conta nella nostra vita personale e professionale. In definitiva, la legge di Falkland ci insegna a valutare attentamente se è veramente necessario prendere una decisione in una determinata situazione e a concentrare le nostre risorse solo su ciò che merita la nostra attenzione 

5. LA LEGGE DI WILSON

Se dai priorità alla conoscenza e all'intelligenza, il denaro continuerà ad arrivare.
La legge di Wilson riflette il concetto che investire nella conoscenza e nell'intelligenza può portare a benefici finanziari. Questo principio suggerisce che dare priorità all'educazione, all'apprendimento e allo sviluppo personale può alla fine contribuire al successo finanziario nel lungo termine. In altre parole, quando ci impegniamo ad acquisire conoscenze, ad aumentare le nostre abilità e a utilizzare in modo intelligente le nostre risorse mentali, possiamo creare opportunità per noi stessi che possono portare a guadagni finanziari.
La legge di Wilson ci ricorda che investire in noi stessi e nella nostra crescita personale può essere uno dei migliori investimenti che possiamo fare. Questo può significare frequentare corsi, leggere libri, acquisire nuove competenze o espandere le nostre conoscenze in settori rilevanti per il nostro lavoro o le nostre passioni. Inoltre, mettendo l'accento sull'educazione e sull'approfondimento delle nostre conoscenze, possiamo essere in grado di cogliere opportunità che altrimenti ci sarebbero sfuggite e di creare un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro o negli affari.
In definitiva, la legge di Wilson ci incoraggia a investire nelle nostre menti e nel nostro sviluppo personale come un modo per creare una base solida per il successo finanziario e professionale nel lungo termine.

In conclusione, come una volta disse Archimede, "Datemi una leva e vi solleverò il mondo." Le cinque leggi affascinanti che influenzano la nostra vita quotidiana rappresentano non solo principi teorici, ma anche strumenti pratici per comprendere e affrontare le sfide che incontriamo lungo il nostro cammino. Ognuna di queste leggi offre una prospettiva unica su come interpretare il mondo e agire di conseguenza. Attraverso queste leggi, cerco di offrire non solo spunti di riflessione, ma anche preziose lezioni che possiamo applicare nella nostra vita quotidiana, fornendo una panoramica stimolante su come comprendere e navigare il mondo che ci circonda.
Se queste leggi vengono comprese e utilizzate saggiamente, possono diventare la "leva" che Archimede immaginava. Ogni legge possiede un potenziale per influenzare positivamente le nostre vite, fornendo strumenti pratici per affrontare le sfide e guidarci verso il successo personale e professionale. Quando applichiamo queste leggi con saggezza e determinazione, possiamo effettivamente "sollevare" le nostre vite, superare gli ostacoli e raggiungere i nostri obiettivi. Sfruttare appieno il potenziale di queste leggi può rappresentare il nostro modo moderno di adoperare la leva per sollevare il mondo, almeno nel contesto delle nostre vite individuali.


mercoledì 6 marzo 2024

Le progressioni verticali nel CCNL Funzioni locali 16.11.2022 la "Procedura Comparativa"

 

Il recente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Funzioni Locali ha introdotto due modalità di progressioni verticali: una ordinaria, regolata dall'articolo 15 del contratto, e una derogatoria, delineata negli articoli 13, commi 6, 7 e 8. Entrambe le disposizioni sono contenute nel titolo III del CCNL, il quale è entrato in vigore il primo aprile 2023. È importante notare che, sebbene la disciplina ordinaria è stata applicabile sin da subito, quella derogatoria ha avuto un periodo di differimento di quattro mesi dalla data di entrata in vigore del contratto.

La fonte legale che giustifica la disciplina derogatoria è l'articolo 52, comma 1-bis del Decreto Legislativo n. 165/2001, il quale consente la definizione di tabelle di corrispondenza tra vecchi e nuovi inquadramenti, permettendo anche deroghe al titolo di studio, sulla base di esperienza e professionalità effettivamente acquisite e utilizzate.

Entrando nei dettagli delle procedure, sia per le progressioni verticali ordinarie che per quelle derogatorie, si adotta una procedura comparativa. Questo implica valutazioni comparative tra i candidati, un aspetto fondamentale sottolineato anche dalla giurisprudenza costituzionale che richiede un accesso adeguato dall'esterno, come garantito dall'articolo 52 del Testo Unico sulle Pubbliche Amministrazioni.

Il confronto sindacale svolge un ruolo significativo nel processo, specialmente nella definizione dei criteri valutativi dettagliati. Pur garantendo un'ampia autonomia decisionale all'amministrazione, il confronto sindacale contribuisce all'elaborazione di criteri trasparenti e giusti, garantendo così un processo equo e accettabile per tutti i lavoratori.

Le deroghe al titolo di studio sollevano alcune perplessità, ma sono giustificate dall'obiettivo di valorizzare le competenze e l'esperienza professionale. Nonostante ciò, è importante assicurare che tali deroghe non compromettano i principi di equità e meritocrazia nel processo di avanzamento professionale.

In conclusione, il CCNL Funzioni Locali fornisce un quadro normativo completo per le progressioni verticali, assicurando trasparenza, equità e rispetto delle regole stabilite, al fine di garantire un ambiente di lavoro equo e motivante per tutti i dipendenti del settore pubblico.


Differenza tra Procedure Comparative e Valutative

 

Contesto Normativo

Il recente parere Aran 5318/2023 analizza la presunta distinzione tra procedure "comparative" e "valutative", regolate rispettivamente dall'articolo 52, comma 1-bis del d.lgs 165/2001 e dall'articolo 13, comma 7 del Ccnl  -Enti Locali 16.11.2022.

Parere della Funzione Pubblica: Autonomia Organizzativa e Valorizzazione del Personale

Secondo il parere prot. 66005/2021,della Funzione Pubblica, le istituzioni possono definire in autonomia le procedure, tenendo conto dei parametri indicati dal legislatore e dalla contrattazione collettiva. Si evidenzia la volontà del legislatore di valorizzare le professionalità interne alla pubblica amministrazione, senza rinunciare al rigore. Tale orientamento mira a garantire che la progressione avvenga a beneficio dei più capaci e meritevoli.

Comparazione e Valutazione: Una Sottile Differenza

La distinzione appare sottile ma suggestiva. Tuttavia, un'analisi attenta rivela che si tratta di un sofisma.

Comparazione: Cosa, Scopo e Modalità

Le amministrazioni confrontano i requisiti dei candidati alle procedure di progressione verticale per determinare l'ammissione ai posti della graduatoria finale. Questo confronto avviene mediante l'attribuzione di punteggi ai criteri di comparazione.

Valutazione: Scopo e Parametri

Le procedure valutative, invece, hanno lo scopo di pesare i criteri come esperienza, titoli di studio e competenze professionali per formare una graduatoria. Anche qui, i punteggi vengono assegnati sulla base di una valutazione.

In Sintesi: Sono Fasi Interconnesse

Nonostante le apparenze, comparazione e valutazione sono interconnesse e complementari. Entrambe sono essenziali in un processo selettivo.

Chiarezza Normativa e Autonomia Organizzativa

Le istituzioni possono definire in autonomia le procedure, tenendo conto dei parametri indicati dal legislatore e dalla contrattazione collettiva.

Risoluzione Pratica e Contesti Giurisdizionali

La competenza nelle controversie riguardanti le procedure verticali è del giudice amministrativo, mentre per le progressioni economiche è del giudice del lavoro.

Conclusione

La distinzione tra procedure comparative e valutative si dissolve nel riconoscimento della loro interdipendenza e nell'autonomia organizzativa delle istituzioni, nel rispetto dei parametri indicati dalle disposizioni normative e dalla contrattazione collettiva.

domenica 25 febbraio 2024

 

Anziano

Nel silenzio di un normale giorno, un'etichetta improvvisa è stata appiccicata su di me, come un marchio che brucia sull'anima. "Anziano", hanno sussurrato, come se il tempo avesse scavato solchi indelebili sul mio volto. Ma nel riverbero di quella parola, ho sentito risuonare un'intera epopea, una sinfonia di vita intessuta di momenti e ricordi.

Sono nato tra i confini sfumati degli anni '60 e '70, un'era in cui i sogni danzavano sulla scia delle promesse. Cresciuto tra gli echi dei '70 e '80, ho respirato l'aria carica di speranza e cambiamento. Le pagine dei libri sono state le mie compagne fedeli negli anni '70 e '80, mentre i miei passi incerti hanno lasciato tracce indelebili sulla strada verso il sapere.

Nel 1989, le porte dell'amore si spalancarono per me, e nel 1990 sorrisi orgoglioso di diventare padre. Ma l'esistenza non è stata solo un flusso di momenti di gioia. Nel 2000, ho conosciuto il dolore dell'addio, un capitolo doloroso inciso nella carne della mia storia.

Eppure, nel crogiolo del tempo, ho trovato la saggezza. Nel 2010, ho abbracciato il sapere con una laurea in mano, un faro di luce nella notte oscura della mia incertezza. E oltre il 2020, ho piantato le radici della mia esistenza con fermezza, come un vecchio albero che si erge fiero contro il vento.

Sembra di aver vissuto secoli, di aver attraversato due millenni con passi incerti e cuore saldo. Dai fili telefonici intrecciati alle reti digitali che abbracciano il globo, ho visto il mondo danzare al ritmo dell'innovazione. Dalle diapositive polverose ai riflessi brillanti di YouTube, ho assistito alla trasformazione di ogni singolo aspetto della vita.

Noi nati negli anni 60, siamo stati testimoni dei primi balbettii dei computer, dei loro passi incerti sulla strada della conoscenza. Abbiamo abbracciato l'evoluzione con la stessa fede con cui abbiamo abbracciato il sole all'alba di un nuovo giorno. E nella danza perpetua del progresso, abbiamo indossato i panni di innovatori, di pionieri di un tempo che è stato e che sarà.

La nostra vita è stata un'odissea, un viaggio attraverso le ere, un'epica narrativa di cambiamento e adattamento. Siamo sopravvissuti alle tempeste della malattia, abbiamo cavalcato l'onda dell'innovazione con destrezza e coraggio. Siamo la generazione che ha conosciuto ogni sfumatura della vita, che ha dipinto il suo destino con pennellate audaci di speranza e resilienza.

Quindi alziamo le mani al cielo e applaudiamo, perché siamo stati i testimoni, i protagonisti di un'era unica. Siamo la sintesi di passato e futuro, il ponte tra ieri e domani. Siamo l'esempio vivente di come l'umanità possa affrontare il cambiamento con grazia e dignità. Siamo, semplicemente, la generazione che ha visto tutto.

sabato 17 giugno 2023

 

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'La Notte dei Pensieri'

Immergiti nella magia delle riflessioni e delle emozioni con 'La Notte dei Pensieri', un libro avvincente che ti condurrà attraverso un viaggio intimo e profondo nella mente del protagonista.

Nel primo capitolo, sperimenta la serenità di una notte stellata nel giardino dell'anima, mentre il protagonista riflette sulla modernizzazione dell'agricoltura e sui cambiamenti della vita di campagna.

Nel secondo capitolo, scopri il potere della scrittura come strumento per esplorare il passato e trovare equilibrio nella frenesia della vita moderna.

Nel terzo capitolo, lasciati trasportare in un sogno intriso di simbolismo, in cui il protagonista trova la pace interiore attraverso la sua connessione con la natura.

Nel quarto capitolo, esplora l'importanza dell'amicizia sincera e dell'impegno nel coltivarla.

Nel quinto capitolo, immergiti nelle emozioni universali dell'innamoramento, del rimpianto e della paura, e scopri il coraggio necessario per superarle.

Nel sesto capitolo, esplora le diverse sfaccettature dell'amore e la responsabilità che esso comporta.

E infine, nel settimo capitolo, abbandonati alla notte più profonda dei pensieri, dove l'autore si addentra nella labirintica rete dei sentimenti umani, rivelando le ansie, le gioie e le incertezze che accompagnano la nostra esistenza. Attraverso le parole incisive e coinvolgenti, ti troverai a vagare in un mondo interiore ricco di riflessioni e illuminazioni.

'La Notte dei Pensieri' è un libro che ti invita a riflettere sulla vita, a esplorare i tuoi pensieri più profondi e a cogliere l'essenza delle emozioni umane. Preparati a essere catturato dalle parole incisive e dallo stile coinvolgente di questo straordinario romanzo. Lasciati avvolgere dalla sua atmosfera unica e dalla saggezza che trasmette. Scopri 'La Notte dei Pensieri' e lascia che le sue pagine ti guidino verso una maggiore comprensione di te stesso e del mondo che ti circonda.

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martedì 10 marzo 2020

Coronavirus in Italia, oltre 10.000 casi e oltre 600 morti


Si può andare a lavoro? Quando fare la spesa? Le regole della "zona rossa" in tutta Italia: domande e risposte

Il Dpcm emanato lunedì sera estende i limiti a tutta la Penisola: scarica il modulo dell'autocertificazione. Tutto quello che c'è da sapere per rispettare la "mobilità ridotta" studiata per evitare i contagi

Cambia la vita degli italiani. A partire da martedì 10 marzo entrano in vigore una serie di divieti a seguito dell'estensione della "zona rossa" - fino a lunedì prevista solo in Lombardia e in 14 province - a tutto il Paese, fino alla data del 3 aprile. E' bene quindi conoscere le regole e le limitazioni da rispettare per non ostacolare il tentativo di arrestare l'avanzata del virus Covid-19. In generale sono vietate tutte le attività pubbliche, culturali e sportive organizzate - si ferma anche il campionato di calcio - ed è decretata la chiusura di palestre, piscine che vanno ad aggiungersi allo stop all'attività didattica sia nelle scuole che nelle Università. Insomma no a ogni assembramento di persone. Seguendo la regola ben sintetizzata in un hashtag in uso sui social, #iorestoacasa, di seguito alcune domande con relative risposte su cosa si può fare e cosa no in tempi di Coronavirus.

Si può andare a fare la spesa o in farmacia?
I negozi, le farmacie e le parafarmacie rimarranno aperte tutti i giorni, ma le medie e grandi strutture di vendita, esempio i centri commerciali e i grandi mercati rionali, nei festivi e prefestivi saranno chiusi. Si potrà sempre fare la spesa nei piccoli negozi o in farmacia, ovviamente rispettando la distanza di un metro tra le persone. Prevista la sospensione dell’attività commerciale in caso di violazione delle regole. 

Si possono accudire i genitori anziani non conviventi?
Sì, per tutte le necessità. Non è possibile invece andare a cena o pranzo a casa di familiari o amici.
E' possibile andare in palestra o al cinema?
Sono vietati gli assembramenti e le attività di gruppo, pertanto tutte le palestre, le piscine, i centri benessere sono chiusi, come sono sospese tutte le attività sportive organizzate, comprese manifestazioni e competizioni di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati. Ma sarà possibile fare attività leggera, per esempio nei parchi cittadini, purché non si entri in contatto con altre persone. Tutti i centri culturali e ricreativi, compresi cinema e teatri, resteranno chiusi. 

Si può andare al pub o al ristorante? 
I pub saranno chiusi, mentre i caffè, i bar e i ristoranti rimarranno aperti dalle 6 alle 18, ma solo se hanno la possibilità di serivre i clienti rispettando la distanza di sicurezza di un metro. I trasgressori possono incorrere nella chiusura del locale. Sono state predisposte infatti attività di controllo. E' fatto salvo il servizio di consegna a domicilio di cibo che rimane attivo anche oltre le 18.
Si può andare a lavorare?
Sì, anche in comuni diversi da quello di residenza. Stessa norma vale anche per i transfrontalieri.
Gli uffici pubblici sono aperti?
Tutti gli uffici pubblici restano aperti anche se molti servizi sono fruibili online.
Posso andare dal medico per motivi di salute?
I medici di base continuano a lavorare, invitando però i pazienti a non recarsi negli ambulatori: molti dottori si stanno organizzando con le prenotazioni online oppure tramite messaggistica tipo What's App. In molte regioni è stata già avviata la dematerializzazione della ricetta medica mentre alcune REgioni come la Campania stanno accelerando il processo proprio in concomitanza con l'emergenza coronavirus. Tutti i medici devono operare con dispositivi di protezione, come guanti e mascherine.

Spostamenti dal proprio comune

Si può andare via dal proprio comune o dalla propria città?
Il decreto istituisce un sistema di "mobilità ridotta" che significa che bisogna evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dal proprio comune. Lo si potrà fare solo in casi eccezionali che vanno autocertificati dal cittadino).
Questi casi sono:
- Esigenze lavorative comprovate;
- Situazione di necessità (nel caso in cui per esempio nel comune di residenza o domicilio siano chiusi esercizi che vendono beni di prima necessità);
-
Spostamenti per morivi di salute;
- Rientro al proprio domicilio.
Quindi ci si potrà spostare per lavoro, come abbiamo detto, nel caso in cui l'azienda non abbia attivato il lavoro agile (smart working) oppure nel caso in cui si debba fare, poniamo, una visita medica, ma anche per accudire un genitore o familiare anziano o malato. Ancora, ci si può muovere per fare rientro nella propria abitazione, domicilio o residenza, in tutti i casi citati. L'importante è autocertificare una necessità e ricordare che dichiarare il falso è reato. Sono previste sanzioni che vanno dalla multa all'arresto fino a sei mesi. Il primo provvedimento comminato sarà il richiamo.
I nonni possono andare a prendere i nipoti in un altro comune?
Sì, questa circostanza rientra tra i casi di necessità. 
Si può transitare nelle autostrade?
Sì è possibile farlo ma ricordando che esistono dei paletti dettati dal divieto di lasciare il proprio comune di residenza. Quindi è necessario mostrare al casello il documento che comprova il transito per motivi di necessità, lavoro o salute. 
Gli aeroporti sono aperti? I voli sono accessibili?
La maggior parte degli aeroporti resterà aperta. Ma i viaggi saranno consentiti solo per i motivi già enunciati, ovvero necessità, lavoro e salute. Ogni spostamento dovrà essere comprovato dall'autodichiarazione che attesti le motivazioni del viaggio da esibire ai controlli di polizia aeroportuale, sia alla partenza che all'arrivo. L'autocertificazione è obbligatoria per i voli nazionali e per quelli internazionali, area Schengen o extra Schengen. L’Enac invita comunque i passeggeri a contattare la compagnia di riferimento per avere informazioni sullo stato effettivo del proprio volo.
Le merci possono transitare?
I movimenti dei frontalieri sono disciplinati da una norma della Farnesina che dice che le merci possono entrare e uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerata un'esigenza lavorativa e chi conduce i mezzi di trasporto può spostarsi anche se limitatamente all'attività di trasporto e consegna delle merci. 
Ci si può recare nei campi dove compiere attività agricole?
Il decreto non prevede nessuna limitazione per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca. Non sono previste inoltre limitazioni per i lavoratori agricoli, anche stagionali, che si recano nei campi. Se fuori dal comune di residenza serve l'autocertificazione.  
Si può andare a sciare? Si può andare  messa?
Il decreto varato lunedì sera ha disposto la chiusura di tutti gli impianti sciistici nel territorio italiano. Le chiese restano aperte solo se riescano a garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. Vietato invece partecipare a matrimoni e funerali o a qualunque altro rito collettivo. Molte chiese di attrezzano con la trasmissione della messa in streaming.
Fonte: TISCALI.IT

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lunedì 10 dicembre 2012

Mediazione Obbligatoria – non escludo il ritorno

La Corte con la sentenza 6 dicembre 2012 n. 272, pur non avendo affrontato profili di incostituzionalità (se non il difetto di delega da parte del Parlamento al Governo relativamente alla obbligatorietà del tentativo di mediazione in particolare materie), ha tuttavia offerto interessanti spunti di riflessione.
Il primo dato che risulta corrisponde alla conferma di quanto già letto nel comunicato: l’unico «vizio» presentato dal d. lgs. n. 28/2010 è rappresentato dall’eccesso di delega in cui l’Esecutivo è incorso nel prevedere una forma di mediazione «obbligatoria».
Purtroppo, bisogna riconoscere che il testo del provvedimento è sotto certi aspetti sorprendente, dato che il vizio formale rilevato dalla Corte ha -di fatto- abbattuto gran parte dell’impianto del d. lgs. n. 28/2010, travolgendo alcune disposizioni che non sono necessariamente connesse all’«obbligatorietà».
La sentenza della Corte Costituzionale non è affatto in contrasto con la normativa europea
La sentenza chiarisce che il legislatore nazionale potrebbe oggi intervenire, con legge ordinaria, sulla disciplina della mediazione prevedendo ipotesi di obbligatorietà.
Conseguentemente, l’obbligatorietà della mediazione quale condizione di procedibilità, qualora reintrodotta, sarebbe del tutto legittima in quanto, anche quest’ultima al pari della mediazione volontaria e delegata, rientra nella discrezionalità del legislatore nazionale.
In definitiva la sentenza n.272/2012 la Corte Costituzionale non ha bocciato l’istituto della mediazione obbligatoria
A mio avviso non esiste alcun ostacolo alla introduzione di una rinnovata necessaria forma di obbligatorietà e mi auguro che la mediazione, anche quella obbligatoria, esca rafforzata dalla pronuncia de quo.
Probabilmente il legislatore è già in atto nel valutare l’eventuale beneficio di una re-introduzione della mediazione obbligatoria. Ma gli organismi di mediazione sollecitano l’intervento urgente del Ministro Severino e del Governo altrimenti scatteranno azioni giudiziarie contro lo Stato. Le azioni interesseranno anche le autorità europee competenti per ottenere una condanna nei confronti dello Stato Italiano.

– vedasi il comunicato di ADR & Mediazione di seguito riportato

La chiusura di 950 organismi di mediazione , 1600 posti di lavoro a rischio, e una perdita che in difetto si stima in 20 milioni di euro. Questi sono i numeri relativi all’enorme danno che il vizio formale per eccesso di delega del decreto legislativo 28/2010, dichiarato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale, potrebbe produrre se il governo non interverrà tempestivamente con un provvedimento salva mediazione. Il giovanissimo istituto giuridico della mediazione, introdotto in Italia con la legge delegata, poi risultata viziata, ha funzionato e lo dicono i numeri.

Basti analizzare i dati statistici pubblicati sul sito ufficiale del ministero della Giustizia. Quasi il 50% dei procedimenti conciliativi svolti con l’assistenza del mediatore quale terzo neutrale, si è chiuso con un accordo e non è andato in tribunale. La mediazione facoltativa, invece, non ha ottenuto gli stessi risultati, poiché pochissimi vi hanno fatto ricorso e così sarà anche per il futuro.

Tutto questo non può essere ignorato dal Ministero della Giustizia in questi tempi difficilissimi per il nostro Paese. Si è dimostrato che un apparato della giustizia che non funziona determina grosse perdite in termini di sviluppo e crescita per qualsiasi paese industrializzato.

La mediazione ha dimostrato nel brevissimo tempo durante il quale è stata in vigore, benché osteggiata da parte dell’avvocatura che l’ha boicottata in maniera espressa, che può rappresentare un validissimo strumento per “educare” il cittadino italiano a risolvere le liti in cui si trova coinvolto in contesti alternativi alla giustizia togata.

Tali considerazioni non sono il frutto di luoghi comuni, ma scaturiscono da dati concreti rappresentati sia dal noto e drammatico arretrato giudiziario che dalla classifica, stilata dalla Banca Mondiale della “Doing Business”, che alla voce “enforcing Contracts”ci vede al 160° posto su 183 paesi. Ricordiamo che questa classifica indica l’efficienza dei sistemi giudiziari di 183 Paesi nel mondo.

La mediazione ed i sistemi adr sono un valido supporto per la Giustizia ordinaria e non è casuale che nei paesi dove esiste una Giustizia efficiente vi è un altrettanto valido sistema di risoluzione alternativa delle dispute (mediazione in testa) .

Oggi, l’obbligatorietà della mediazione appare dunque come un “male necessario” al fine della diffusione della cultura della conciliazione. Tale condizione di procedibilità, probabilmente un giorno potrebbe non essere più necessaria una volta che l’istituto sia entrato nella cultura degli operatori del diritto, ma ora è indispensabile.

Sono queste le ragioni che inducono il Comitato ADR & Mediazione a chiedere a gran voce al Governo e al Ministro della Giustizia, di intervenire in questa fase finale del loro mandato per salvare una riforma epocale per la giustizia italiana. Diversamente, quel piccolo passo fatto in avanti, verrebbe annullato riportando la giustizia civile del nostro Paese di molti passi indietro.

Per queste motivazioni qualora il Guardasigilli non proponga al Parlamento tempestivamente un provvedimento teso al ripristino della condizione di procedibilità per le materie previste dall’art. 5 del d.lgs. 28/2010 ante sentenza n. 272 del 2012 della Corte Costituzionale, moltissimi organismi di mediazione saranno costretti a preparare delle azioni giudiziarie contro lo Stato Italiano per ottenere il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi in virtù di una legge viziata ab origine da un eccesso di delega che vedrà quali attori processuali ogni singolo mediatore, ente di mediazione, formatore ed enti di formazione.

Questo sarà solo il primo atto di una serie di azioni che interesseranno anche la Corte europea dei diritti dell’uomo e le Autorità europee volte ad ottenere una condanna dello Stato Italiano per violazione dei solenni principi espressi dal Consiglio d’Europa e dall’Unione europea.

Roma, 10 dicembre 2012 – Comitato Adr & Mediazione

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domenica 11 novembre 2012

Assomediazione comunicato 9/11/2012


 
Comunicato Stampa 9/11/2012

Questa mattina, presso Teleskill, si è svolta una seguitissima conferenza stampa, promossa dal Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili, con la partecipazione di Assomediazione.
La conferenza è stata diffusa in diretta sul web ed ha offerto al numeroso pubblico presente online la possibilità di intervenire e di interloquire.
L’evento ha assunto significativa importanza e la presenza della Dott.ssa Irene Gionfriddo, Portavoce del Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili, del Dott. Giammario Battaglia, Segretario Organizzativo del Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili e del Dott. Luigi Federico Brancia, Vicepresidente di Assomediazione, ha garantito la corretta prospettazione di tematiche, spesso propositive, da parte di ognuno dei presenti.
Nella fattispecie, la Dott.ssa Gionfriddo, si è soffermata sull’importanza di un intervento compatto di tutte le componenti operanti nell’ambito della Mediazione, alla manifestazione che si svolgerà lunedi 12 Novembre dalle ore 09.00 alle ore 14.00, per proseguire nella vicina Sala della Mercede dalle 14.30 alle 16.00; solo un successo, in termini numerici, richiamerà immancabilmente l’attenzione delle forze politiche, impossibilitate ad ignorare la partecipazione della categoria, qualora massiccia.
Il Dott. Battaglia ha precisato che il Forum si pone quale soggetto totalmente apartitico, un “contenitore” nel quale possono confluire tutte le forze politiche, nonché le varie anime della mediazione che sono venute a generarsi negli ultimi tempi, auspicandone l’unità di intenti e di azione.
Il Dott. Brancia, in rappresentanza di Assomediazione, Associazione che raggruppa circa 100 Organismi di Mediazione, ha descritto l’azione svolta da Assomediazione stessa sin dalla sera del 24 Ottobre e consistente, precipuamente, nell’invio, nella qualità di soggetto rappresentativo di categoria, di lettere e comunicati alle massime Istituzioni dello Stato, in particolare al Presidente Napolitano, al Premier Monti, al Governo, al Ministro Severino e a tutti i Parlamentari, esprimendo con forza l’invito a voler intervenire, ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, al fine di ripristinare la condizione di procedibilità della mediazione.
Nel corso dell’incontro sono stati tantissimi gli interventi effettuati dai partecipanti online, ai quali i conferenzieri hanno fornito adeguate risposte.
Il dato più significativo emerso nel corso dello’evento, è stato il riconoscimento dell’opportunità di effettuare un percorso sinergico tra Assomediazione ed il Forum, il quale si è dichiarato disponibile a condividere l’emendamento proposto da Assomediazione e depositato alla X Commissione Senato dalla Senatrice Maria Giuseppa Castiglione e dal Senatore Franco Bruno.
Tale circostanza assume notevole rilievo, in quanto vale ad esprimere una condivisione non solo di valori, bensì di azioni volte al perseguimento del fine ultimo comune a tutti gli operatori nel settore delle ADR: il ripristino della condizione di procedibilità.
In conclusione, è stato dato a tutti appuntamento a Roma, il giorno 12 Novembre a Piazza Montecitorio, dalle 09.00 alle 14.00 e, dalle 14.30 alle 16.00, nella Sala della Mercede per la conferenza stampa.
Il Direttivo Assomediazione, pertanto, invita tutti gli Organismi di Mediazione e tutti i Mediatori a partecipare compatti alla manifestazione.

                                                           Il Consiglio Direttivo di Assomediazione