sabato 17 luglio 2010

La Conciliazione Obbligatoria

Il Governo, con il Decreto Legislativo n° 28 del 04 marzo 2010 (attuazione dell'articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali) ha disciplinato la mediazione delle controversie prevedendo, fra le altre cose, la delega sulla conciliazione, un filtro obbligatorio per alleggerire il carico dei Tribunali civili su di cui ad oggi pesano moltissime cause.
Dalle liti di condominio all’eredità, dal 20/03/2011 data di entrata in vigore del provvedimento, sarà obbligatorio tentare di trovare una mediazione che nelle intenzioni del Governo serve a frenare al ricorso del Tribunale.
Chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa a una controversia in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, è tenuto preliminarmente a esperire un tentativo di conciliazione prima di poter adire un giudice.
LA CONCILIAZIONE (MEDIATION) è una procedura in cui un terzo professionista neutrale, imparziale e specificamente preparato, assiste le parti in lite aiutandole a trovare una soluzione negoziata che sia soddisfacente per entrambe.
I vantaggi della conciliazione sono evidenti e tangibili, in quanto consente la risoluzione della vertenza per via negoziale, garantisce l'estrema riservatezza verso i terzi, contiene al massimo i costi sia in termini economici che di tempo, ma soprattutto aiuta le parti a mantenere i loro rapporti per il futuro.
Questo tentativo (o meglio “mediazione”) si promuove con domanda ad un organismo di mediazione pubblico o privato a scelta della parte fra quelli iscritti in un apposito registro c/o il Ministero della Giustizia e segue un procedimento molto snello e informale.
Dal tentativo di Conciliazione:
- se le parti trovano un accordo e “conciliano”, sarà redatto un apposito verbale che dovrà essere omologato dal tribunale, che ne verificherà regolarità formale e rispetto dei principi di ordine pubblico. Il conseguente verbale sarà titolo per ogni tipo di esecuzione, oltre che per l’iscrizione di ipoteca giudiziale.
- e le parti non trovano un accordo, il conciliatore redige dunque un verbale nel quale da' atto del mancato accordo e formula una propria proposta di conciliazione.
Il contenuto di questa proposta giocherà un ruolo fondamentale nel procedimento giudiziario poiché se la sentenza del giudice corrisponderà interamente al contenuto della proposta, la parte vincitrice che ha rifiutato la proposta del conciliatore sarà condannata al pagamento delle spese sostenute dalla controparte.
Il tempo massimo della conciliazione è fissato in 4 mesi, trascorso il quale il processo può iniziare.
Il procedimento conciliativo, non è soggetto ad alcuna formalità, ed è protetto da norme che assicurano alle parti del procedimento l’assoluta riservatezza rispetto alle dichiarazioni e alle informazioni emerse.
Tali informazioni non saranno utilizzabili in sede processuale, salvo esplicito consenso delle parti, e il mediatore sarà tenuto al segreto professionale su di esse.
Quando il mediatore svolge sessioni separate con le singole parti, non potrà rivelare alcuna informazione, acquisita durante tali sessioni, all’altra parte.
La finalità della previsione, propria di tutte le esperienze comparate a livello internazionale, è finalizzata a consentire alle parti di svelare ogni dato utile al compromesso, senza timore che poi possa essere oggetto di un uso contro la parte medesima. I soggetti coinvolti si sentiranno così liberi di manifestare i loro reali interessi davanti a un soggetto dotato di professionalità per comporli.
L’obiettivo del conciliatore è quello di raggiungere un accordo amichevole di definizione della controversia tra le parti: la speranza è che il vantaggio di trovare una soluzione, o comunque un compromesso accettabile in tempi così rapidi trasformi quello che sembra una scommessa in un’operazione di successo.
Per arrivare a questo, il governo ha previsto un largo uso di incentivi, prevedendo agevolazioni fiscali. In particolare, il verbale di conciliazione sarà esente dall’imposta di registro sino all’importo di 51.000 euro, e le parti avranno diritto a un credito d’imposta fino a un massimo di 500 euro per il pagamento delle indennità complessivamente dovute all’organismo di mediazione.
A far data dal 20/03/2011 tante cause si dovranno chiudere o con una stretta di mano o con un arrivederci in tribunale ed avrà un ruolo sempre più importante il Conciliatore, una figura altamente specializzata, imparziale e neutrale, in grado di gestire efficacemente il contenzioso attraverso le più moderne tecniche di negoziazione e di facilitare l’accordo tra le parti orientandole verso la soluzione ottimale.


mercoledì 14 luglio 2010

Madiatori - Conciliatori Professionisti

Non perdere questa occasione: diventa
“Mediatore e/o Conciliatore Professionale

Il corso risponde ai parametri dettati dal D.M. 180/2010ed è finalizzato alla formazione di Media/Conciliatori professionisti, tramite l’insegnamento teorico – pratico delle varie fasi della conciliazione stragiudiziale delle controversie e della gestione dei conflitti. La conciliazione è un mezzo non contenzioso di composizione delle controversie. La sua funzione è quella di condurre le parti a una definizione della lite prescindendo dall’azione in giudizio. Il conciliatore, quindi, è prima di tutto un mediatore, che guida le parti nella negoziazione promovendo e favorendo il raggiungimento dell’accordo.
Il ricorso a procedure di risoluzione alternativa delle controversie, in particolare alla conciliazione stragiudiziale, in caso di lite civile o commerciale, è in costante crescita: lo strumento processuale mostra in maniera sempre più marcata i propri limiti funzionali e strutturali. Con il cambiamento normativo, avrà un ruolo sempre più importante il Conciliatore.
Per poter svolgere questa funzione, è richiesta una formazione specifica, a integrazione della propria preparazione professionale.
Sbocchi professionali;
• Conciliatore presso gli Enti di Conciliazione al Ministero della Giustizia
• Conciliatore presso le Camere di Commercio
• Conciliatore presso Associazioni di categoria e Sindacati
• Inserimento presso Camere di Conciliazione in ambito Bancario o presso studi professionali
• Inserimento nel settore delle Telecomunicazioni o all’interno di holding e multinazionali.
Non perdere tempo approfittane!
Durante le tue vacanze investi su te stesso!
Strutturazione del corso - 52 ore full immersion;
da tenersi a Mazara del Vallo - PROSSIMAMENTE

A chi è rivolto il corso il corso;
A tutti i laureati (anche con laurea triennale) nonché notai, ragionieri commercialisti e consulenti del lavoro iscritti all’albo. Il corso potrà essere seguito da un numero massimo di 30 partecipanti, come previsto dall’Articolo 1 del D.M. 24 luglio 2006.
I corso offerto ad un prezzo allettante che comprende il materiale didattico e la possibilità di essere accreditati al Ministero di Giustizia.
Al termine del corso verrà rilasciato materiale didattico in formato cartaceo o su supporto magnetico. In seguito alla valutazione finale ed al buon esito della stessa, verrà rilasciato Attestato finale, che consentirà ai partecipanti di assumere la qualifica di "Conciliatori Professionisti"
Per avere informazioni più dettagliate
non esitate a contattarci - Cell. 328 3730688 - 329 3759778
NOTE
1. I programmi su esposti sono suscettibili di modifiche qualora se ne ravvisi l’opportunità e/o la necessità; le modifiche apportate non potranno essere mai sostanziali, ma dovranno consistere in semplici adeguamenti logistico – operativi
2. I Docenti potranno essere sostituiti o integrati; dovranno, comunque, rispondere sempre alle caratteristiche per cui il corso è stato istituito ed essere in possesso delle necessarie competenze professionali atte a garantire l’ottimale esercizio della docenza.
3. Il corso si terrà qualora si raggiunga un numero minimo di 20 partecipanti;
PROGRAMMA - Corso per Media - Conciliatori professionisti
Il percorso formativo, ai sensi del D.M. 23 luglio 2004 n. 222 e del Decreto Dirigenziale del 24 luglio 2006 del Ministero della Giustizia, si articola in complessive 52 ore ed in 6 moduli . Il corso è rivolto ad Avvocati, dottori Commercialisti, Notai e Laureati anche con diploma triennale, nonchè per tutti gli iscritti in albi professionali.
Il Corso sarà tenuto da docenti universitari abilitati presso il Ministero della Giustizia.

LEZIONI – INCONTRI
I modulo: la crisi del sistema Giudiziario ed i rimedi proposti dal legislatore. Le tendenze della politica legislativa in Italia. Definizioni terminologiche e differenze : ADR, Conciliazione, Transazione, Arbitrato, Negoziazione, Mediazione. I precedenti della conciliazione nella legislazione Italiana.
II modulo: la nascita e la diffusione, nei paesi anglosassoni, delle ADR, come strumenti di risoluzione alternativi alla giurisdizione. La natura ed i tipi di ADR e la loro efficacia. Le esperienze internazionali ed i principi comunitari in materia di ADR. La direttiva Europea e la legge delega sulla mediazione; l’esperienza italiana pregressa.
III modulo: La normativa del d.lgs. n.28/2010: definizioni; i diritti disponibili; le materie obbligatorie e facoltative; la mediazione amministrata; la mediazione delegata; l’amministrazione obbligatoria; la mediazione pattizia. I benefici fiscali della conciliazione. I compiti, responsabilità e caratteristiche del conciliatore; rapporti tra conciliatore e Organismi di conciliazione. La procedura di conciliazione e rapporti con la tutela contenziosa; le fasi della procedura di conciliazione e la conservazione dell’imparzialità ed autorevolezza percepita. Esercitazione pratica in aula su di un tema proposto dal docente.
IV modulo: La tutela dei diritti disponibili in materia societaria e le relative controversie del rito societario. La preparazione del media-conciliatore nella fase preliminare e nello studio della documentazione e del caso proposto. La fiducia che gli antagonisti devono avere nel conciliatore. La fase esplorativa e l’atteggiamento comunicativo del mediatore. L’ascolto attivo e gli spunti da cogliere sin dal primo incontro. Il rapporto con i legali di fiducia delle parti. Simulazione in aula della fase congiunta, della fase riservata e di quella finale. Esercitazione pratica di ciascuna delle fase di mediazione .
V modulo: Le tecniche di conciliazione. Le tecniche di comunicazione e la comprensione della comunicazione non verbale, gestuale e del corpo. Il silenzio e l’ascolto attivo. La gestione delle emozioni forti. Il saper domandare e le varie tecniche. Le tecniche di conduzione dell’accordo conciliativo. L’uso delle informazioni raccolte nella fase riservata. Feedback come strumento di crescita attiva delle parti. L’uso della creatività e della verifica auto valutativa delle proposte e degli accordi.
VI modulo: Redazione verbale di conciliazione. Redazione dei vari tipi di verbali e di accordo conciliativo ed esame delle problematiche in relazione all’accordo ed al verbale. Simulazione in aula. Test finale di valutazione, a risposta multipla, sugli aspetti normativi e sulle tecniche di Conciliazione.

giovedì 1 luglio 2010

Sportelli Multifunzionali fino al 31 luglio

COMUNICATO STAMPA
UGL SICILIA: SPORTELLI MULTIFUNZIONALI, PROROGATO SERVIZIO PUBBLICO AL 31 LUGLIO
TRA LUCI ED OMBRE

Garantito fino al 31 luglio 2010 il servizi pubblico erogato dai 252 Sportelli Multifunzionali operanti nel territorio siciliano. E’ la risultante dell’approvazione in Aula, il 30 giugno u.s., del disegno di legge nn.434-385-382/bis-stralcio/A con 43 voti favorevoli su 43 votanti su 44 presenti.
Nella sostanza si tratta della proroga di 30 giorni dell’art.51, comma 7 della legge regionale n.11 del 12/05/2010 - dichiara Giuseppe Messina – Responsabile regionale Dipartimento politiche economiche e del lavoro- con il quale era stato autorizzato, fino al 30/06/2010 l’utilizzazione dei soggetti operanti negli Sportelli Multifunzionali ex art.1, comma 4, della legge regionale n.13 del 29/12/2009. Apprezziamo lo sforzo del governo prima e del parlamento dopo nel prorogare con apposita leggina l’attività degli Sportelli Multifunzionali che garantiranno la copertura della retribuzione pregressa di giugno e lo stipendio di luglio a circa 1800 operatori. Quello che non ci convince affatto è cosa accadrà dal 1° agosto 2010, allorquando scadrà anche la proroga di due mesi, prosegue Messina e l’ARS sospenderà i lavori parlamentari per la chiusura estiva prevista dal 6 agosto p.v.. E poi non sarebbe stato più saggio trovare la copertura per altri 2 mesi (30/09/2010) come aveva promesso l’Assessore regionale al lavoro Leanza? O non sarebbe stato meglio garantire il servizio pubblico fino al completamento dell’anno solare (31/12/2010), come chiesto più volte da UGL Sicilia anche attraverso proposte e documenti consegnati sia al Presidente Lombardo che all’Assessore Leaza? E poi ha senso spostare su fondi europei la platea degli operatori degli Sportelli Multifunzionali senza alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli occupazionali allorquando sarà ultimato il periodo di copertura triennale? Non si comprendono le vere ragioni di – sottolinea Messina – dichiarazioni rese durante il dibattito in aula che dipingono il comparto dei Servizi formativo, che eroga servizi di pubblica utilità, come macchiato da clientelismo quando dalla voce di altri parlamentari si inneggia alla difesa degli Avvisi 1 e 2 che introducono, nella sostanza, altri 10 nuovi Enti nella gestione delle attività erogate dagli S.M. Se dovesse risultare a verità, come dichiarato da un parlamentare ieri sera in Aula, che: “il provvedimento è già all’esame della Corte dei Conti che entro i primi di luglio dovrà esprimersi e a quanto pare credo che il provvedimento sia apprezzato favorevolmente dalla Corte dei Conti, per cui non si incederà più sui fondi regionali, ma si inciderà solo ed esclusivamente sui fondi comunitari” per Ugl Sicilia servirà necessariamente un accordo Regione Siciliana e Parti sociali (OO.SS. e Associazioni Enti Gestori) attraverso il quale al personale utilmente allocato negli Avvisi 1 e 2 si conceda una “aspettativa” per il periodo di tre anni, al compimento del quale gli operator interessati (personale a tempo indeterminato) possano rientrare negli enti gestori di appartenenza, come già avvenuto per il personale a suo tempo impegnato nel Progetto Coorap attraverso un preciso accordo sottoscritto il 17/06/2010 tra le parti sociali e la Regione.
Del resto, il Parlamento ha autorizzato, negli anni scorsi, con fondi prelevati dal bilancio della regione, l’attività degli Sportelli Multifunzionali, in attesa di una riforma del mercato del lavoro che tarda ad arrivare inspiegabilmente. E’ pur vero – continua Giovanni Condorelli, Segretario Generale di Ugl Sicilia- che non ci convince né l’iter parlamentare né la discussione in aula che è stata accesissima con diversi parlamentari della maggioranza che appoggia il governo regionale che si sono apertamente dichiarati ostili alla garanzia dei livelli occupazionali di 1800 onesti lavoratori, seppur abbiano poi votato il testo finale. E’ una vera farsa quella che si è perpetrata ieri sera tra gli scranni di Sala D’Ercole – prosegue il Segretario Generale – la sensazione che si è colta è stata quella di un film già visto, datato nel tempo, dove alcuni protagonisti si perdono nella scialba dialettica. Dal 2008 si discute di riforma del sistema della formazione professionale e del mercato del lavoro ma sistematicamente si riavvolge un film dalla stessa trama, chiacchiere e chiacchiere. E’ ora di gridare basta con questo gioco allo sfascio. Lo scivolone registratosi in occasione dell’approvazione del ddl nn.434-385-382/bis-stralcio/A sulla proroga degli Sportelli Multifunzionali - conclude Condorelli - è un segnale inequivocabile di una sofferenza dichiarata di parte della politica siciliana che, confusa, stenta a dare incisività al ruolo istituzionale per la quale è stata eletta.
Palermo, 01 luglio 2010