sabato 13 giugno 2009

Campagna anti-Lombardo

Da oggi comincia la campagna per liberare la Sicilia dal governo di Raffaele Lombardo e la città di Palermo dal sindaco Cammarata". Il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, lancia il suo proclama a Palermo, dove assieme al senatore Fabio Giambrone ha convocato una conferenza stampa per analizzare i risultati di europee e amministrative.Orlando ha annunciato l'organizzazione di "un'iniziativa forte per chiedere le dimissioni da governatore a Lombardo. Il presidente della Regione ha fatto un atto di estrema dignità istituzionale, azzerando la giunta e prendendo atto della fine della maggioranza di centrodestra. Non lasci il lavoro a metà, e si dimetta, anziché presentarsi ad pedes da Silvio Berlusconi per farsi dare ordini: rischia di fare la fine del pupo che si annaca (dondola, ndr) nel teatrino dei pupi".Per quando riguarda Palermo, Orlando ha invitato la giunta Cammarata ad azzerarsi, "ovvero autocertifichi di essere zero: noi di Idv andremo nei quartieri della città per ascoltare la gente, i loro bisogni".L'ex sindaco ha poi precisato che "non faremo mai alcuna alleanza con l'Udc, non accosteremo il nostro simbolo a quello di questo partito. Noi guardiamo le persone e i programmi, nell'Udc in qualche parte d'Italia ci sono persone che non sono compatibili con i nostri valori". Riguardo al Movimento per l'autonomia, Orlando ha aggiunto: "Deve sciogliere i suoi nodi, non può continuare a giocare su più tavoli". Fonte siciliaweb
"Anziche' giochicchiare e perder tempo, siano coerenti e si dimettano, raccolgano le firme di dimissioni. Gliene dovessero mancare una decina gliele presto io...". Cosi', il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha risposto durante la trasmissione 'Faccia a faccia' in onda su Radio 3, a proposito della mozione di censura annunciata dal Pdl nella seduta d'aula del 4 giugno all'Assemblea Regionale Siciliana, dopo l'azzeramento della Giunta. "Ci hanno provato a raccogliere le dimissioni dei deputati - ha detto ancora Lombardo al microfono Rai - ma non solo non ci sono riusciti, sono stati politicamente 'malmenati'".


Nell’attesa di una schiarita, da tutti attesa ma da nessuno concretizzata, continua il braccio di ferro tra il Pdl (e l’Udc) e il governatore Raffaele Lombardo sulla crisi regionale. Il botta e risposta è proseguito in questi termini: a Roma i senatori del Pdl hanno chiesto formalmente l’iter accelerato per l’approvazione del disegno di legge costituzionale sulla cosiddetta “sfiducia costruttiva”, quella cioè che consentirebbe all’Ars di mandare a casa Lombardo rimanendo, però, in carica. Questo mentre i vertici nazionali e regionali del Pdl e quelli dell’Udc chiedevano per l’ennesima volta al presidente della Regione di azzerare la giunta e ricominciare da capo. Lombardo per tutta risposta procede con la sua nuova giunta e ha assegnato le prime deleghe, confermando, semmai ce ne fosse bisogno, che lui sui suoi passi non torna, spalleggiato dal dissidente “principe” del Pdl, Gianfranco Miccichè, che addirittura nel pomeriggio aveva parlato di «partito inadeguato». Assessori confermati, dunque, rimangono solo tre posti liberi, che verranno assegnati, a questo punto, solo dopo l’annunciato faccia a faccia tra Lombardo e il premier Silvio Berlusconi, che potrebbe anche slittare alla settimana prossima. Le deleghe, dicevamo. In realtà ne sono state assegnate solo otto su nove, in quanto il giudice Caterina Chinnici è in attesa del nulla osta da parte del Csm. Ecco gli incarichi: ai “politici” che facevano parte anche della prima giunta sono state confermate le rispettive deleghe: e dunque il Bilancio a Michele Cimino, il Turismo a Titti Bufardeci, i Lavori pubblici a Luigi Gentile (i tre “sospesi” del Pdl), la Cooperazione a Giovanni Di Mauro e Territorio e Ambiente a Giuseppe Sorbello (i due dell’Mpa). Confermata, ovviamente, anche la Sanità a Massimo Russo. Ai due volti nuovi della giunta Lombardo, Gaetano Armao e Marco Venturi, vanno rispettivamente la Presidenza (con competenze anche su Protezione civile e Beni culturali) e l’Industria.Lombardo ha deciso anche di circondarsi di quattro nuovi capi di gabinetto, tutti di fiducia: si tratta di Cosimo Aiello (Lavoro), Francesca Chinnici (Territorio), sorella del magistrato, Salvatore Sammartano (Agricoltura) e Sergio Gelardi (Beni culturali). Fonte "Tempo Stretto"



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