domenica 7 giugno 2009

Legge elettorale per le europee

Ogni Paese è obbligato ad utilizzare il sistema proporzionale (1) per designare i suoi delegati al Parlamento europeo. La legge italiana è stata modificata il 20 febbraio 2009: prevede il metodo Hare (2), con soglia di sbarramento (3) al 4% sul piano nazionale. Ogni elettore può esprimere non più di tre preferenze. Il territorio italiano viene suddiviso in cinque circoscrizioni a soli fini di candidature, essendo il riparto dei seggi effettuato nel collegio unico nazionale.
La riforma della legge elettorale per le elezioni europee, votata alla Camera, prevede l’introduzione di una soglia di sbarramento al 4%. Soglia prevista anche nei sistemi elettorali di molti altri Stati membri dell’Ue. In Germania, Polonia e Francia, ad esempio, lo sbarramento è fissato al 5%, mentre per la Svezia e l’Austria é al 4%. Per il resto, la legge approvata e che dovrà avere anche il via libera del Senato, non introduce altre modifiche alla legge numero 18 del 1979. Ecco, in pillole, il sistema elettorale con il quale si voterà e che servirà ad eleggere il gruppo dei 72 europarlamentari della delegazione italiana a Strasburgo.
Proporzionale puro - Il riparto dei seggi avviene con il metodo proporzionale in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista, su un collegio unico nazionale e con il principio dei quozienti interi e dei resti più elevati. Sbarramento - Hanno diritto ad accedere alla ripartizione dei seggi solo le liste che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi.
Cinque circoscrizioni - Il territorio italiano viene suddiviso in cinque circoscrizioni nelle quali votano i cittadini. La prima, ‘Italia nord occidentale’ comprende Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia. La seconda, ‘Italia nord-orientale’ è composta da Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Terza circoscrizione, quella dell”Italia centralé: Lazio, Umbria, Marche e Toscana. L”Italia meridionalé: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. E, infine, l”Italia insularé composta da Sardegna e Sicilia.

Preferenze - Restano le preferenze, nonostante, nella prima ipotesi di riforma il centrodestra avesse tentato di cercare un accordo per l’introduzione delle liste bloccate come per le politiche. L’elettore può esprimere, dunque, non più di tre preferenze nella prima circoscrizione, non più di due nella seconda, terza e quarta e una nella quinta.

Sottoscrizioni - Le liste devono essere sottoscritte da non meno di 30 mila e da non più di 35 mila elettori e i sottoscrittori devono rappresentare almeno il 10% degli elettori di ognuna delle regioni comprese nella circoscrizione. Non devono raccogliere le firme i partiti che abbiano un gruppo parlamentare anche in una sola delle due Camere, le forze che abbiano almeno un europarlamentare e anche le liste con un contrassegno composito.

Elegibilità - Per essere eletti bisogna aver compiuto almeno 25 anni.Rimborso elettorale - Ha diritto al rimborso elettorale solo chi ha almeno un eletto e, dunque, chi ha superato lo sbarramento del 4%. L’emendamento dell’ex tesoriere dei Ds, Ugo Sposetti, che chiedeva che questo diritto, come alle politiche, fosse esteso anche a chi raggiungeva almeno l’1% dei consensi è stato dichiarato inammissibile dalla presidenza della Camera.
(1) Reindirizzamento da Sistema proporzionale (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera).
Il sistema elettorale è costituito dall’insieme delle regole che si adottano in una democrazia rappresentativa per trasformare le preferenze degli elettori in voti e i voti in seggi.
Talvolta, all'espressione si dà un significato più generale che comprende l'intero insieme delle norme che regolano le elezioni: la disciplina della modalità della loro indizione, la disciplina dell’elettorato attivo e passivo, le modalità tecnico-operative di esercizio del voto, le modalità secondo le quali si presentano le candidature, la disciplina delle campagne elettorali e della propaganda politica in genere, la disciplina del finanziamento delle campagne elettorali e dell’attività dei partiti, le modalità di allestimento delle sezioni elettorali e di protezione di esse, il procedimento elettorale nelle altre sue fasi fino allo scrutinio con interpretazione e conteggio dei voti espressi, la formula elettorale, l’apparato di tutela nel caso di eventuali contestazioni, le modalità di sostituzione nell’ufficio di coloro che, proclamati eletti, cessino per qualsiasi ragione dalla carica.
(2) Il metodo Hare o Hare-Niemeyer (o dei resti più alti), è un metodo matematico per l'attribuzione dei seggi nei sistemi elettorali che utilizzano il metodo proporzionale.
È uno (e il piu' rappresentativo) dei possibili metodi detti "del quoziente e i più alti resti", che stabilisce la quota di voti che bisogna raggiungere per ottenere un seggio.
Porta il suo nome da Thomas Hare (1806-1891), un britannico che inventò il sistema dei quozienti utilizzati anche nel meccanismo del voto singolo trasferibile. L'altro nome è quello del matematico tedesco Horst Friedrich Niemeyer (1931-2007) che ha dato il suo nome al metodo usato dal Bundestag dal 1987 al 2005
(3) In materia elettorale, si intende per soglia di sbarramento un livello minimo di voti per ottenere seggi in un'assemblea elettiva. Si rende necessario per limitare l'eccessiva frammentazione del quadro politico nell'ambito di un sistema elettorale di tipo proporzionale, nonché per favorire l'aggregazione fra forze politiche omogenee. Essa può essere esplicita, ossia opportunamente prevista dalla legislazione elettorale(la legge elettorale del 2005, che reintroduce il proporzionale dopo 12 anni, contempla per l'elezione della Camera tre diverse soglie di sbarramento: Al 4% per i partiti non coalizzati, al 2% per i partiti coalizzati, al 10% per le coalizioni) oppure può essere implicita, attribuibile ossia in base al numero di seggi da assegnare in una circoscrizione. Essa altro non è che il quoziente tra 100 e il suddetto numero di seggi. Più è basso il numero di seggi (denominatore), più è alta la soglia (quoziente).

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