mercoledì 3 giugno 2009

Armistizio tra il PDL ed MPA

Il Pdl proclama la tregua armata. Vale per il conflitto con il governatore Raffaele Lombardo e per quello - tutto interno al partito del premier - con i tre assessori Bufardeci, Cimino e Gentile «rei» di aver accettato di entrare nel nuovo esecutivo di Palazzo d´Orleans. La resa dei conti è rinviata a dopo le europee. Una scelta annunciata da Silvio Berlusconi e sottoscritta da Lombardo. Una scelta che avvia verso il congelamento la mozione di sfiducia contro il governatore, proposta da Udc e Pdl per essere votata giovedì all´Ars.
"Non mi sono tanto interessato della vicenda siciliana", ammette il premier ai microfoni di Radio 2, è una questione "locale e frutto di contrasti personali". Ma, aggiunge Berlusconi, "sono certo che si risolverà, affronterò il caso dopo le elezioni, non prima". Per questa ragione è stato cancellato lo sbarco in Sicilia dei coordinatori nazionali Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini che avrebbero dovuto occuparsi da vicino degli assessori sospesi. Per la stessa ragione, anche se non ufficialmente, dovrebbe risolversi in un nulla di fatto la mozione di censura al governatore che hanno annunciato l´Udc e la maggioranza del Pdl (quella cioè che non sta con Gianfranco Miccichè). Ieri lo Scudocrociato, di concerto con il gruppo berlusconiano, ha fatto sapere che la mozione sarà discussa solo se a Sala d´Ercole sarà presente Lombardo. E siccome il governatore ha già annunciato che non ci sarà, è evidente che l'atto d´accusa nei suoi confronti è rinviato a data da destinarsi. Lombardo, dopo le dichiarazioni distensive di Berlusconi, promette di non nominare nuovi assessori - alla giunta mancano i tre indicati da Pdl e Udc - prima di un incontro con il premier in programma dopo le elezioni. Da qui al voto, il governatore si occuperà solo di affidare le deleghe agli assessori già nominati.
"C´è lo spazio per ricomporre", osserva Giuseppe Castiglione, uno dei due coordinatori regionali del Pdl (l´altro è il senatore Domenico Nania). "Sono stato io - aggiunge Castiglione - a chiedere ai coordinatori nazionali di rinviare la manifestazione in programma a Catania. Meglio superare in maniera indolore per tutti le europee e subito dopo discutere della rigenerazione del governo regionale, rispettando le indicazioni di voto di chi lo ha eletto".
Ma peseranno inevitabilmente pure le indicazioni del voto europeo, soprattutto per l´Mpa che condanna lo sbarramento al 4 per cento. Lombardo ostenta grande ottimismo: "Ci attesteremo intorno al 6 per cento". Il governatore, messe da parte le affettuosità di giornata rivolte al Pdl, ammette che non c´è simpatia tra lui e il presidente del Senato Renato Schifani, ma deve difendersi dal suo predecessore a Palazzo d´Orleans, Salvatore Cuffaro: "Lombardo dice che alla Regione ha trovato macerie? Beh, al governatore, eletto dalla coalizione di centrodestra, vorrei pacatamente far notare che le macerie stanno sommergendo la Sicilia, in tutti i campi: politici, amministrativi e sociali, e non le ha certo ereditate da me".
Non una critica ma un avviso a Lombardo arriva dal coordinatore regionale dell´Udc, Saverio Romano: "L´ipotesi di mettere fuori dagli enti locali gli assessori dell´Mpa dipende dalle scelte che il governatore opererà nelle prossime ore. Se non torna sui suoi passi si chiude il ciclo di un´alleanza". Ieri i primi annunci, poi smentiti, della cacciata degli autonomisti dalle giunte è arrivata dalla Provincia di Messina.
Fonte: Sicilianew

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