mercoledì 1 luglio 2009

Avvocati d'affari - law firm

La feroce competizione tra i grandi studi legali internazionali. La necessità di conquistare quote di mercato in un settore sempre più affollato, che spesso cresce con il crescere del merger&acquisition, dei grandi take over e degli scandali finanziari. La controffensiva degli studi legali italiani per arginare l' invasione dei colossi stranieri del diritto. La trasformazione degli studi legali in vere e proprie company. Sono questi i principali fenomeni che hanno contribuito a far nascere una nuova professione, quella del «legal marketing». L' INTELLIGENCE DEGLI AVVOCATI
In Italia la loro figura professionale si è radicata a metà anni '90, ma all'inizio in sordina. Oggi a operare in studi legali globali sono centinaia di professionisti. Uomini e donne che hanno perso il fisique du rôle del rassicurante avvocato-confessore per assumerne uno di stampo londinese. Gli uffici dove confezionano contratti miliardari sono diventati aziende con fatturati immensi. Non a caso oggi si chiamano law firm. A modificare in maniera così radicale il profilo degli avvocati d'affari sono state le grandi multinazionali, che sempre più spesso hanno cercato, ovunque nel mondo, lo stesso consulente di fiducia. Così, assecondando la richiesta del mercato, sono nate anche da noi strutture forti e veloci, già una realtà a Londra e New York. Che si sono sostituite ai riti molto italiani del salotto buono di Enrico Cuccia, diffondendo una nuova cultura finanziaria.
Arrivare prima degli altri è dunque un elemento dirimente. Come ogni impresa le law firm hanno budget trimestrali, centinaia di dipendenti, bibliotecari, fattorini, stagisti, segretari, addetti alla comunicazione.
E come sedi palazzi interi. Lo studio Bonelli-Erede-Pappalardo, per esempio (82 milioni di euro di fatturato l'anno scorso e clienti del calibro di Morgan Stanley) a Milano sta in via Barozzi, pieno centro, e si sviluppa su 8 mila metri quadri. L'affitto dei locali costa 3 miliardi e 700 milioni di vecchie lire. Entri e ci trovi di tutto: compreso bar, ristorante, palestra e sauna, gentili signorine che ti portano il caffè sulla scrivania tutte le volte che lo desideri. La filiale di Londra sta in una settecentesca chiesa sconsacrata, mentre quella di Bruxelles in una vecchia banca dove, a piano terra, c'è ancora la grande sala con gli sportelli. I loro antagonisti non se la passano peggio. Lo studio Gianni-Origoni-Grippo, sempre a Milano, ha sede in un palazzo storico di piazzetta Belgioioso. Dentro, soffitti affrescati, saloni e scalinate in marmo che sanno di antiche residenze nobiliari e un'area riunioni grande tre volte casa mia. La dimora a pochi passi da piazza Scala non è neanche il fiore all'occhiello del gruppo italiano. A Roma, infatti, i loro uffici stanno semplicemente di fianco al Quirinale. Tanto lusso ha uno scopo, perché tra i super consulenti l'immagine conta parecchio. Tra i professionisti italiani è in atto una rivoluzione. Il prezzo da pagare per questa evoluzione a tanti zeri è stata una certa spersonalizzazione. Ne sanno qualcosa i giovani praticanti. Stanno tutti in un open space, non a caso chiamato "acquario", da cui il mega partner di turno pesca i più dotati per affidare loro il lavoro. La gavetta è dura, anche se appena entrati i neolaureati guadagnano un minimo di 25 mila euro l'anno. In ogni studio almeno due soci anziani si occupano di selezionare giovani promesse, che mandano curricula a decine e passano da colloqui e scremature via via più complesse. Per varcare la soglia di questi templi della finanza bisogna essere laureati col massimo dei voti, parlare inglese correttamente e avere una certa attitudine a portare abito blu con cravatta anche in estati calde come quella che sta per iniziare. Se poi si riesce a dichiarare un master negli Stati Uniti, si entra nel tapis roulant del business e inizia l'avventura. Chi ha stoffa riesce a diventare socio dei grandi studi nel giro di dieci anni.

1 commento:

  1. Great article. I will be dealing with а fеw of thеse isѕues aѕ well.
    .
    Visit my web page - avv napoli

    RispondiElimina