lunedì 12 ottobre 2009

P.E.C. gratis per tutti

Come riportato su Wikipedia, la più grande enciclopedia libera della rete, a proposito della PEC si legge: "è uno standard solamente italiano e per adesso nessun altro paese nel mondo ha sentito l'esigenza di creare un equivalente. Questo proprio perché la PEC è praticamente equivalente ad un'email tradizionale tranne per il fatto che è molto più costosa. Tecniche di firma digitale e di tracciamento della consegna equivalenti e gratuite sono già disponibili per le email tradizionali da diversi anni. Non c'è quindi nessun vantaggio concreto ad usare la PEC al posto di un'email tradizionale con le dovute accortezze".
P.E.C. gratis per tutti.
L’art. 34 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recante “Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita` nonché in materia di processo civile”, aggiungendo il comma 2-ter all’art. 54 del D. Lgs. n. 82/20905 (Codice dell’Amministrazione Digitale), ha obbligato le Pubbliche Amministrazioni ad indicare l’indirizzo di posta elettronica certificata nella pagina iniziale dei loro siti: “entro il 30 giugno 2009, le amministrazioni pubbliche che già dispongono di propri siti sono tenute a pubblicare nella pagina iniziale del loro sito un indirizzo di posta elettronica certificata a cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta ai sensi del presente codice. Le amministrazioni devono altresì assicurare un servizio che renda noti al pubblico i tempi di risposta, le modalità di lavorazione delle pratiche e i servizi disponibili”
Il Ministro Brunetta ha annunciato in conferenza stampa di aver siglato due protocolli di intesa con ACI e INPS per la fornitura gratis a tutti i cittadini italiani di indirizzi PEC utilizzabili, questa volta, per comunicare urbi et orbi e non con la sola PA. Il Servizio offrire una casella di posta certificata gratuita per comunicare con la PA. Il ministro, nonostante le proteste ha varato la Pec gratis per tutti: dieci milioni di Posta elettronica certificata entro il 2010.
Il ministro Brunetta ha spiegato: “Ogni cittadino potrà utilizzare la Pec per dialogare in modo sicuro, esclusivo e non oneroso con la Pa e con le aziende in tutti i casi in cui sia necessario dare valenza giuridica alle comunicazioni”. Per ottenere la Pec, bisognerà semplicemente recarsi allo sportello per il riconoscimento (in quanto posta certificata, la legge impone il riconoscimento de visu), la sottoscrizione del contratto e la consegna delle credenziali di accesso.
Quello che io mi sto chiedendo: «Che fine faranno i servizi offerti dai gestori autorizzati che hanno venduto e continuano a vendere la PEC (Poste Italiane – Infocamere etc.) facendo pagare un forfait annuale agli utenti? E chi già usufruisce del servizio presso un fornitore che non sia quello ACI e INPS?».

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