giovedì 17 settembre 2009

Pensione di vecchiaia a 65 anni entro il 2018

Dal prossimo anno dunque le donne nel pubblico impiego, salvo coloro che hanno maturato il diritto al 31/12/2009, andranno in pensione di vecchiaia a 61 anni, che diventeranno 65 nel 2018. In otto anni si arriverà così a quell'equiparazione richiesta da tempo dall'Unione Europea. L'aumento dell'età pensionabile avverrà gradualmente, come anticipato nelle scorse settimane, in dieci anni: uno ogni due. Dal 1 gennaio 2015 poi, l'età pensionabile potrà adeguarsi alle aspettative di vita, con un aumento di massimo tre mesi riferito al primo quinquennio antecedente. È quanto prevede un emendamento presentato dal governo al decreto legge anticrisi, che adegua i requisiti di età anagrafica per l'accesso delle pensioni all'incremento della speranza di vita calcolato dall'Istat.
Una sorta di "finestra mobile", fa sapere il ministro del Lavoro Sacconi, che sarebbe rivista di poche mensilità ogni cinque anni, che diventerebbero pochi giorni l'anno.
Con questo meccanismo, spiega Sacconi, "la sostenibilità risulterebbe la migliore o tra le migliori di Europa".

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