martedì 10 maggio 2011

Mediazione civile – Risolto il problema della privacy



Mediazione civile – Risolto il problema della privacy

Con un provvedimento e due autorizzazioni il Garante Privacy ha semplificato procedure e adempimenti degli organismi di mediazione civile pubblici e privati che siano chiamati a gestire le procedure rese obbligatorie dallo scorso marzo per una serie di controversie civili. I tre atti firmati il 21 aprile scorso – di cui due autorizzazioni, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 3 maggio 2011, sono valide fino al 30 giugno 2012 e lanciano una scialuppa di salvataggio al sistema mediazione, che altrimenti avrebbe rischiato di arenarsi di fronte ai vincoli legati al trattamento di informazioni tutelate dalle norme sulla privacy. Il fulcro della questione è l'uso dei dati personali delle parti che si avvalgono della conciliazione e degli altri eventuali protagonisti coinvolti nel procedimento, anche di tipo sensibile (ad es. richieste di risarcimento del danno da responsabilità medica o diffamazione) e giudiziario (ad es. dati relativi a sentenze di condanna penale in base alle quali si può chiedere il risarcimento). L'authority della riservatezza semplifica adempimenti e procedure degli organismi, mantenendo al contempo alta la guardia sui diritti e le libertà delle parti coinvolte
Il nuovo regolamento “regolamento tipo” predisposto in combutta del ministero della Giustizia si può utilizzare senza aspettare il via libera dell'autorità, per il trattamento di dati idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale, l'origine razziale o etnica, le convinzioni religiose e anche informazioni di carattere giudiziario. Naturalmente, questi dati possono essere utilizzati solo nell'ambito dell'attività di mediazione obbligatoria.
Gli altri due provvedimenti invece permettono al Garante di rilasciare autorizzazioni generali per il trattamento dei dati sensibili (autorizzazione n. 161) e giudiziari (autorizzazione n. 162), così come previsto dagli articoli 26 e 27 del Codice della privacy. Il primo provvedimento autorizza gli organismi di mediazione privati al trattamento dei dati sensibili. Mentre il secondo dà l'ok in pratica a tutti i soggetti coinvolti – organismi di mediazione, pubblici o privati, enti di formazione e ministero della Giustizia – a trattare i soli dati giudiziari relativi ai requisiti di onorabilità richiesti dalle norme sulla conciliazione a soci, associati, amministratori e rappresentanti degli enti e organismi e anche ai singoli mediatori.

sabato 7 maggio 2011

La MEDIAZIONE CIVILE - E le sue bugie

La MEDIAZIONE CIVILE
e tutte le bugie raccontate sul suo conto

Il D.Lgs. 28/2010 e il D.M. 180/2010 hanno introdotto e regolamentato il nuovo istituto giuridico della MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE o, semplicemente, MEDIAZIONE CIVILE. Lo strumento è finalizzato a risolvere una controversia civile prima che arrivi in tribunale o a porvi fine se è già iniziata.
La mediazione civile può essere facoltativa: riguardo ai diritti disponibili, quindi, si ha sempre la possibilità di avvalersi un mediatore piuttosto che intentare causa in tribunale. E’ invece obbligatoria prima di agire in giudizio per questioni riguardanti particolari materie indicate dalla legge (diritti reali, locazione, comodato, affitto d'azienda, divisioni, successioni ereditarie, responsabilità medica, diffamazione, contratti assicurativi, bancari e finanziari; dal 2012 anche per condominio e danni da circolazione di veicoli e natanti). Infine, può essere demandata dal giudice.
Nell’ambito della mediazione civile, la legge definisce espressamente i concetti fondamentali di:
• mediazione (l’attività svolta da un terzo finalizzata a risolvere una controversia);
• mediatore (il soggetto qualificato che svolge la mediazione);
• organismo di mediazione (l’ente pubblico o privato presso il quale si svolge);
• conciliazione (l’eventuale risultato positivo della mediazione).
Come strumento di risoluzione delle controversie, la mediazione civile è oggettivamente più semplice, più veloce e più economica rispetto a una causa civile. Infatti, visti gli ottimi risultati già ottenuti all’estero, è stata introdotta nel nostro Paese allo scopo di far diminuire il numero di cause civili da far giungere in tribunale e poter smaltire così l’enorme arretrato giudiziario esistente.
Sono in tantissimi a ritenere questo rivoluzionario strumento molto valido e in grado di far raggiungere ottimi risultati. Le uniche persone che sono contrarie alla mediazione civile sono quelle che hanno l’interesse, soprattutto economico, a lasciare la giustizia civile italiana nella grave situazione in cui si trova. Tant’è che esse hanno dato libero sfogo alla fantasia elaborando una serie di falsità e bugie sulle quali è opportuno fare chiarezza.
NON E’ VERO CHE LA MEDIAZIONE CIVILE SI CHIAMI “MEDIA-CONCILIAZIONE”
Il termine “media-conciliazione” è stato inventato da coloro che sono ostili alla riforma per ridicolizzarla e per creare confusione. Infatti, è usato in prevalenza da costoro. Fonti anche molto autorevoli si sono già espresse sull’inesattezza di questo nome e sul fatto che contrasti con le definizioni dettate dalla legge (Guida al Diritto del 7 marzo 2011). Non a caso, il Ministero della Giustizia utilizza soltanto i nomi mediazione civile oppure mediazione civile e commerciale.
NON E’ VERO CHE LA MEDIAZIONE CIVILE ALLUNGHI I TEMPI PER OTTENERE GIUSTIZIA
Per legge, il procedimento di mediazione può avere una durata massima di 4 mesi. Quindi, un tempo sufficiente per gestire in modo appropriato una questione e per tentare di risolvere definitivamente la controversia, ma di gran lunga inferiore ai 9 anni di durata media di una causa civile in Italia.
NON E’ VERO CHE LA MEDIAZIONE CIVILE VADA A “PRIVATIZZARE LA GIUSTIZIA”
Il ricorso al tribunale è sempre possibile ma, su alcune materie, soltanto dopo aver fatto un ultimo tentativo per arrivare a una conciliazione: la mediazione civile, appunto, la quale si può svolgere presso organismi di mediazione, sia privati che pubblici, scelti liberamente. Inoltre, il mediatore civile non è un giudice, quindi non stabilisce chi ha ragione e chi ha torto, ma aiuta le parti a trovare una soluzione che sia in grado di soddisfare entrambe.
NON E’ VERO CHE LA MEDIAZIONE CIVILE ABBIA UN COSTO DI 9200 EURO
Il compenso del mediatore è proporzionato al valore della lite. E’ pari a 9200 euro soltanto per le controversie di valore superiore a 5 MILIONI di euro (!) Per ogni tipo di controversia, comunque, il costo della mediazione civile non soltanto è sempre certo, ma è di gran lunga inferiore a quanto si spenderebbe intentando una causa civile. Inoltre, la mediazione prevede agevolazioni e ulteriori riduzioni, ed è gratuita per chi non può permettersela.
NON E’ VERO CHE LA MEDIAZIONE CIVILE SIA UN COSTO AGGIUNTIVO SENZA GARANZIE
La mediazione civile ha costi e tempi certi prestabiliti dalla legge. Invece, una causa civile ha una durata molto più lunga e sempre incerta (la media nazionale è di 9 anni), e un costo sicuramente maggiore e di ammontare indeterminato. Quanto alle garanzie, intentare causa in tribunale non significa avere la garanzia di vincere o di ottenere giustizia. Tutt’altro. In sede di mediazione civile, invece, è altamente probabile che le parti, interagendo tra di loro e con il mediatore, possano individuare una soluzione che soddisfi tutti in modo veloce ed economico.
Per avere una conferma sui dati qui riportati e per maggiori informazioni riguardanti la mediazione civile, visitare il sito del Ministero della Giustizia [ www.giustizia.it ]

venerdì 6 maggio 2011

Prima settimana ok per la mediazione civile


E si scopre che anche chi non la vuole

l’ha inconsapevolmente aiutata

A una sola settimana dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà della mediazione civile, cerchiamo di fare un primissimo bilancio con l’aiuto di alcuni professionisti che la svolgono. Nessuna pretesa, le rivoluzioni culturali non avvengono dall’oggi al domani. Ma, si sa, il buongiorno si vede dal mattino e, a quanto pare, la giornata che vede per protagonista la mediazione civile si preannuncia già molto lunga e radiosa.
«Nel corso di questa prima settimana», spiegano Antonella e Luisa, due sorelle avvocato titolari di un avviato studio legale e convinte sostenitrici della mediazione civile e commerciale, «abbiamo fornito numerose e dettagliate informazioni a chi le richiedeva e “preso per mano” quattro tentativi di mediazione; nei prossimi giorni vedremo dove porteranno».
Ci permettiamo di far notare loro che, probabilmente, l’ostacolo più grosso è rappresentato dal fatto che la mediazione civile stravolge anche il modo di concepire una lite. «Personalmente, abbiamo preparato molto accuratamente il varo definitivo del 20 marzo», spiegano le professioniste. «In questi mesi, abbiamo partecipato a diverse iniziative e organizzato anche alcuni convegni nella nostra provincia trovando curiosità, interesse e porte aperte un po’ ovunque».
Continuando l’intervista, però, ci attende una sorpresa: l’importante e inconsapevole aiuto che la riforma avrebbe ricevuto anche da parte di coloro che non la vorrebbero. «In tutta sincerità, dobbiamo ringraziare moltissimo chi in questi mesi ha continuato ad attaccare questo nuovo strumento chiamandolo con nomi differenti da quello ufficiale», commentano compiaciute le due sorelle. «Così, mentre le frange della categoria avverse all’istituto si occupavano di inveire contro quella che chiamavano la “conciliazione obbligatoria” o la “media conciliazione” o tanto altro ancora, noi abbiamo potuto far conoscere la mediazione civile alle persone comuni in tutta tranquillità e senza il pericolo che quello che dicevamo fosse sminuito o svalutato il giorno dopo da qualche giornale».
E così, nonostante i malumori e le iniziative intraprese da chi le remava contro, la mediazione civile è riuscita a giungere praticamente indisturbata al 20 marzo. E ora? «La gente vede molto di buon occhio questo nuovo strumento», rispondono fiduciose le due professioniste. «Anche perché, direttamente o indirettamente, sa bene che una causa civile può portare a uno stillicidio di tempo e denaro per molti anni. E’ quindi pronta per la svolta radicale».
Se una buona giornata può scorgersi dal suo inizio, si diceva, questa prima settimana di vita “ufficiale” della mediazione civile sembra essere già la luminosa alba di una lunga giornata di sole. Si spera naturalmente che quei raggi e quel calore possano raggiungere presto anche la Giustizia italiana, ormai da molti anni costretta ad arrancare nel profondo buio dell’arretrato giudiziario.

Antonio Lanzillotti

giovedì 5 maggio 2011

Amministrative 2011 a Campobello di Mazara


Sono 195 candidati nelle undici liste che sostengono la candidatura dei sette che si contendono la poltrona di “Primo Cittadino”, per le Amministrative del 29 e del 30 maggio, a Campobello di Mazara
1) CANDIDATO SINDACO VINCENZO CUTTONE
POPOLARI E LIBERALI NEL PDL: Accardo Maurizio, Agola Giuseppe, Alfano Marco, Bascio Salvina, Billitteri Tommaso, Buscemi Carlo, Capizzi Francesco, Chiofalo Giuseppina, Conti Ugo Calogero, Di Girolamo Vito, Firreri Antonio, Grimaldi Marcello, Leone Francesca Maggio Enzo, Milazzo Daniela, Montalbano Enzo Puccio Francesco, Spanò Gianvito, Stallone Anna Maria, Stallone Paolo.
CANDIDATO SINDACO GIANVITO GRECO
LISTA CIVICA SEL-UNITI PER CAMBIARE: Accardo Giovanni, Bono Agostino Gaetano (detto Tano Bono), Calandrino Giovanni, Compagno Marcella, Gregorio Giuseppe, Gulotta Giuseppe, Indelicato Rosaria, La Rosa Stefano, Lazzara Sabina, Leone Calogero, Luppino Dino, Mangiaracina Francesco, Moceri Rocco Roberto, Muracchia Graziella Passanante Francesca, Passanante Giovanni Battista, Passanante Giuseppe, Polizzi Salvatore, Rosso Marilù, Pellegrino Salvatore.
CANDIDATO SINDACO GIUSEPPE STALLONE
LISTA CIVICA GRUPPO SUD-NUOVO SECOLO: Giorgi Salvatore (detto Mario Cucco), Accardo Giovanni, Ancona Antonina Maria Anna, Barbera Giuseppe Salvatore, Barruzza Mariangela, Bellafiore Antonino, Bertuglia Giuseppe, Di Dio Vincenzo, Gentile Giacomo Maurizio Maria, Lipari Carmelo, Lombardo Rossana, Lupo Gaspare Antonio, Marchione Maria, Moceri Giovanni, Sugamiele Giuseppe Salvatore, Di Giovanni Salvatore.
FORZA DEL SUD: Palermo Calogero Giovanni, Accardi Consulto, Baiata Dorotea, Bonomo Michele, Ciaramitaro Cesare, Di Pietra Salvatore, Firreri Salvatore, Greco Gaspare, Luppino Rossella, Maggio Giovanni (detto Burzotta), Orlando Francesco, Pizzolato Antonino (detto Nino), Puccio Giovanni, Randazzo Maria, Russo Mariella, Sapia Vincenza, Savalli Salvatore, Sicurella Paolo, Tumbarello Angelina (detta Tamburello).
CANDIDATO SINDACO DANIELE MANGIARACINA
LISTA SICILIA VERA: Asaro Diana Maria, Barbera Giuseppe, Bascio Stefano, Beltrallo Giovanni Onofrio, Bonafede Salvatore, Bottino Salvatore, Firreri Vito, Gabriele Cosimo, Lo Grasso Gaspare, Mirabile Antonino, Maggio Andrea, Mistretta Riccardo, Moceri Angela, Sciacca Vito, Quarrato Ornella, Riserbato Rosalinda, Rota Sebastiano, Russo Vito, Stallone Maurizio, Leone Marilena.
ALLEANZA PER LA SICILIA: Aula Antonino, Barbera Giovanni, Cusumano Francesco, D’Avaro Gaspare, Diluvio Bartolomeo (detto Lillo), Gioia Daniele, Indelicato Vito, Lazzara Antonino, Lombardo Antonella Loredana, Maggiolino Antonino, Masaracchio Pietro, Montalbano Angelo, Passanante Gaspare Vito, Pellegrino Mariangela, Pizzo Giuseppe, Risalvato Leonarda, Rizzo Rossana, Sciacca Saverio Massimiliano (detto Massimo o Masino), Stallone Rosetta, Rizzo Gaspare.
CANDIDATO SINDACO DINA LA VARVERA
LISTA CIVICA UDC-FLI-PLI: Accardi Giuseppe, Agueci Alberto, Buscaglia Alessandro Bartolomeo, Cudia Sonia, Di Benedetto Clara (detta Clara), Fazzuni Giuseppe (detto Pino), Gullo Giacomo Giuseppe, Indelicato Vincenzo, La Rosa Francesco, La Varvera Silvio, Licata Benedetto, Manzo Gaetano, Moceri Luca, Pantaleo Lina Desireè, Passanante Giuseppe Salvatore, Pisciotta Vito, Puntrello Salvatore, Stallone Antonino, Tamburello Vitalba, Varvaro Pippo.
CANDIDATO SINDACO ALFONSO TUMBARELLO
PDL: Grosso Francesco, Atrous Amir, Bonsignore Giuseppe, Bruno Giovanni, Caracci Sandro, Carini Ignazio, Ciravolo Vincenzo, Crifasi Gaspare, Di Natale Vincenzo, Di Stefano Francesco, Giorgio Gianfranco, Indelicato Caterina Maria, Licata Antonino, Marchese Agostino Giuseppe, Pizzo Davide Vincenzo, Raineri Giovanni, Ravazza Domenico, De Petri Lina, Polizzi Silvia, Labruzzo Francesco.
CANDIDATO SINDACO CIRO CARAVA
PD: Sciarrotta Virginia Anna, Accardo Angelo Antonio, Accardo Antonino (detto Nino), Armata Antonino Giacomo, Beltrallo Michele, Di Maria Tommaso, Ferraro Rosaria Angela, Gambini Rocco, Giammarinaro Silvio Vito, Gioia Leonardo, Indelicato Pietro, Licata Giacomo, Marchetti Elisa, Perricone Giovanni, Pisciotta Francesco, Roberti Paolo, Schifano Nicolò, Trento Alessandro, Tripoli Maria, Tumminello Simone Antonio.
MPA: Accardo Bartolomeo (detto Bart), Asaro Salvatore, Barresi Salvatore Rosario, Calia Francesco, Cognata Gaspare Vincenzo, Cuman Maria Cristina, Di Vece Clezia Gabriella Caterina, Gallo Laura, Giardina Vincenzo, La Chiana Giuseppe, La Rosa Martino, Licata Leonardo, Luppino Giacomo, Passanante Andrea (detto Andrea), Passanante Vito (detto Vito), Schepisi Giovanni, Leo Bartolomeo Emanuele, Norrito Anna, Abate Giovanni Alessandro, Maggio Salvatore.
DEMOCRAZIA E LIBERTA: Accardo Angelo, Accardo Giuseppe, Balistreri Vito, Barruzza Paolo, Bono Vito, Caro Giuseppe, Castiglione Giuseppe, Catalano Emanuele, Cudia Vito, Galfano Natale, Gentile Massimo, Grasso Alessandro, Gulotta Andrea Antonino, Miccichè Settimo, Montalbano Agostino, Pellegrino Giovanni, Rizzo Francesco, Stallone Biagio Diego Emanuele, Tarpeo Alessandro, Zito Gaudenzia.